Abbiamo intervistato, Nicola Bruni, tra i 12 finalisti di Italia’s Got Talent 2.
Ciao Nicola. Come mai hai deciso di partecipare a Italia’s Got Talent?
E’ arrivato tutto un po’ per caso… era un’occasione per far vedere la mia disciplina al grande pubblico.
Eri sicuro di arrivare nella rosa dei 12 finalisti?
No, assolutamente ma man mano che passavano i giorni, ho capito che le mie performance piacevano.
Quante ore di allenamento sono necessarie per preparare un numero con la roue cyr?
Per questa disciplina ci vogliono molte ore al giorno di allenamento sull’attrezzo e di preparazione fisica. Inoltre, serve anche uno spazio grande per allenarsi anche perchè all’inizio la cosa difficile è avere il pieno controllo della ruota.
Cosa ti contraddistingue dagli altri artisti di strada?
Nulla. Io sono partito come artista di strada, anche se adesso mi capita spesso di lavorare in altri contesti come teatri o palcoscenici. Comunque per un artista, l’esperienza che si fa in strada è unica e ti fa crescere a 360 gradi.
In televisione, abbiamo visto sicuramente solo una parte del tuo repertorio. Cosa deve aspettarsi il pubblico che assiste ad un tuo spettacolo?
Nel mio repertorio ci sono performance di giocoleria, equilibrismi, performance col fuoco e trucchi di magia comica. Il pubblico deve aspettarsi di vedere un artista capace di far divertire e emozionare.
Quando è nata questa passione?
Sono 10 anni che porto nelle piazze e nelle strade il mio spettacolo con la compagnia SVITOL. All’inizio è nata, appunto, come una passione, poi circa 4 anni fa ho capito che era la mia strada, quindi mi sono licenziato dal mio lavoro da educatore e ho fatto della mia passione il mio lavoro.
Cosa ti auguri per il futuro dopo la partecipazione ad Italia’s?
Di vivere serenamente come ho sempre fatto, magari con qualche spettacolo in più.