Gli ascolti (5.365.000 telespettatori ed uno share pari al 26,63%) hanno premiato la prima puntata di semifinale di Italia’s Got Talent. Il pubblico si è divertito a rivedere le esibizioni dei propri beniamini. Il televoto ha accontentato tutti, salvo qualche rara eccezione. Il piccolo, ma già grande Christian Roberto sulle orme di Michael Jackson meritava di accedere alla finale tanto quanto Federico Fattinger.
I tre giudici, Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi sono le colonne portanti dello show. Peccato che la ritualità (prevista sicuramente dal format per carità) ricordi troppo X Factor: la discesa dalle scale da dietro un megaschermo, i loro commenti tra il buono e l’odioso, il meccanismo di eliminazione dei concorrenti, tutto ha il sapore del già visto.
La coppia di conduttori ha bisogno ancora di essere rodata. Geppi Cucciari, autentica mattatrice della serata con la battuta sempre pronta, è più disinvolta e spontanea di Simone Annicchiarico, che fatica a districarsi tra le telecamere. La regia del programma, affidata a Paolo Carcano, è alquanto discutibile. Troppi stacchi netti tra le performance sul palco e le espressioni facciali dei giudici. Inquadrature troppo distanti che non permettevano di apprezzare a pieno lo spettacolo live.
Se vi siete persi la puntata di ieri, a seguire qualche video esilarante (e talvolta emozionante) della semifinale.
Non sono molto d’accordo sulla prima parte. Mi sembra un pò superficiale dire che ricordi X Factor perchè ci sono tre giudici che escono dal megaschermo!
Va ricordato innanzitutto che X Factor e Britain’s Got Talent nascono entrambi dalla mente di Simon Cowell e sono prodotti dalla stessa casa. Hanno un meccanismo di base simile e un format rigidissimo.
Ma le differenze nelle versioni italiane si notano eccome: a X Factor si alternano pistolotti infiniti dei giudici a battibecchi ripetitivi e inutili. La forza della triade di Italia’s Got Talent credo mostri tutto quello che non ha mai funzionato in X Factor. I giudici sanno essere divertenti, cattivi e al tempo stesso realisti senza quasi mai annoiare.
Una cosa da notare è il coraggio di aprire il televoto solo quando tutti si sono esibiti.