La cancellazione de La Tribù – Missione India ha lasciato strascichi: dopo il comunicato Mediaset, che si sentiva danneggiata, e la risposta della Triangle, si sono fatti sentire anche i dipendenti e i collaboratori della Triangle Production, con un sit-in davanti agli uffici della Triangle in via della Giuliana a Roma.
Affaritaliani spiega che i dipendenti lamentano di non aver ottenuto un colloquio con Silvio Testi, azionista di maggioranza della Triangle (magari era ancora in India), di non essere riusciti ad ottenere la copia dei contratti stipulati in via di formalizzazione, e temono di non ricevere alcun compenso per il lavoro svolto e di trovarsi senza occupazione da un giorno all’altro.
Nel frattempo si scopre che a causare il ritardo, che ha allungato i tempi burocratici, oltre alla consegna posticipata della lista dei concorrenti, arrivata un mese dopo i tempi prestabiliti per andare sul sicuro, è stata un’errata compilazione della domanda di visto di Samya Abbary, che nel modulo non avrebbe specificato di avere, oltre alla nazionalità italiana, anche quella marocchina.
Siamo sicuri che la vicenda non finirà qui.