Dopo due anni di pausa, la cantante di Varese Laura Bono torna nelle scene musicali con un nuovo album (uscito il 18 Maggio) intitolato La mia discreta compagnia. Abbiamo raggiunto la cantante per una chiaccherata dove ci ha raccontato la sue esperienze sanremesi e quella a Music Farm (dove vi ha partecipato nel 2006 arrivando in finale) e, ovviamente, ci ha parlato del suo nuovo lavoro.
Chi è Laura Bono nella vita di tutti i giorni?
E’ una persona normalissima come potresti essere tu, sono una ragazza che ama la vita, lo sport e ama tantissime cose oltre alla musica. Solo che la musica è l’unica cosa che la fa respirare, faccio tante cose ma se non dedico una buona parte della mia giornata alla musica penso di star male.
Come è nata la passione per la musica in te?
E’ nata abbastanza naturalmente. Avevo tipo 10 anni e scrivevo dei testi, probabilmente era il mio modo per esprimermi, e poi li davo una melodia a questi testi: non pensavo già che stessi facendo delle canzoni. Con il tempo ho capito che probabilmente avevo bisogno di dei musicisti per rendere più gradevole la cosa. Così ho capito che stav facendo musica e nascono le prime band, i primi concerti… e poi Sanremo e tante cose belle.
Soffermiamoci su Sanremo… perché proprio grazie al Festival hai raggiunto la grande notorietà. Ricordi l’emozione che ti ha regalato il palco dell’Ariston?
Tu immaginati che a quando ero piccina piccina pensavo alla mia isola che era Sanremo, e mi dicevo che un giorno sarei arrivata su quell’isola, che tanto desideravo. Di colpo, trovarti lì sopra.. è stata un’emozione che mi ha investito. E’ difficile da spiegare a parole; in quel momento lì è anche difficile viverla perché comunque succede tutto talmente in fretta, ed è tutto talmente frenetico che fai fatica a viverla in pieno e goderne di quest’emozione. Però t’investe e ti lasci trasportare.. sei consapevole che ti si sta avverando un sogno.
L’anno successivo, poi, hai partecipato a Music Farm. Che ricordo hai di quell’esperienza?
Sono assolutamente felice di averlo fatto, perché magari molte persone dopo aver fatto esperienze di questo tipo poi rinnegano, io invece no.. mi son trovata bene, mi son divertita. Chiaramente ha avuto i suoi lati negativi, come i suoi lati positivi: ma io di quest’esperienza ho avuto più cose positive. Quando sono uscita dalla farm ho trovato un affetto delle persone grande, probabilmente perché io sono stata me stessa, mi sono fatta conoscere come artista ma anche come persona. Mi è andata bene..
Parlando delle tue canzoni.. qual è quella a cui sei più affezionata?
Allora.. si trova nella riedizione del primo album e si intitola Che bel vivere, sono molto attaccata a quella canzone perché nel momento in cui l’ho scritta mi sentivo il mondo tra le braccia. Ero in Sicilia e stavo facendo una vacanza durante il tour: ormai ero consapevole che il mio sogno si era avverato e che potevo vivere di musica, stavo facendo piccoli passi che sapevo mi stessero portando nella strada giusta. Ero consapevole che quello che stavo vivendo.. era un bel vivere.
Il tuo penultimo album S’intitola così è uscito solo in Finlandia e non in Italia. Perché?
Perché con la Finlandia è nato un rapporto molto particolare proprio a ridosso di Sanremo. Loro sono molto attaccati alla cultura italiana, la amano, e seguono moltissimo anche il Festival di Sanremo quindi si sono innamorati della mia canzone ed hanno chiesto alla mia etichetta se potevano portarla nel loro mercato. Nel giro di 10 giorni sono arrivate alle radio caterve di richieste e dà lì è iniziata la spola Italia-Finlandia.
Tra l’altro hai partecipato anche al Grande Fratello finlandese in veste di ospite…
Più che in veste di ospite, in veste di cuoca visto che mi hanno usato anche per cucinare. Oltre a cantare, dunque, ho portato a loro un po’ di ricette italiane. E’ stata un’esperienza unica, anche davanti alla presidentessa finlandese che mi ha detto che è una mia fan.
Intanto è uscito La mia discreta compagnia, il nuovo album. Ce ne vuoi parlare?
Questo album per me è… bellissimo!! Apparte gli scherzi, io tiro l’acqua al mio mulino perché ogni scarrafone è bello a mamma sua. E’ un disco con 10 canzoni, canzoni che io chiamo cortometraggi perché sono molto ad immagine, molto fotografiche e cinematografiche. Raccontano di storie quotidiane, molte d’amore perché comunque io sono innamorata della vita quindi non posso non parlare d’amore. Tutte le storie che tratto, comunque, sono successe a me o a persone che mi stanno accanto. Apre con La mia discreta compagnia che parla della solitudine e chiude con Viva che è un inno alla musica, alla speranza e quindi alla vita.
Sarai in tour quest’estate?
Certo, dovrebbero essere una ventina di date che troverete nel mio sito ufficiale.