E’ stato il vincitore della prima edizione del reality calcistico Campioni, il sogno. E’ stato tra i principali artefici della promozione del Cervia in serie D. Ha avuto l’onore di vestire la maglia della Juventus nel ritiro pre-campionato. Una carriera spesa per il calcio. Lorenzo Spagnoli è stata una delle figure più carismatiche di Campioni, sicuramente il calciatore più amato dai suoi giovani tifosi. Ma una volta spenti i riflettori del programma, com’è cambiata la vita del centrocampista. A cinque anni di distanza dalla sua vittoria, scopriamo in un’intervista esclusiva, speranze, gioie e delusioni di Spagnoli dopo l’esperienza televisiva.
Che ricordi ti ha lasciato l’esperienza di Campioni, il sogno dal punto di vista professionale ed umano?
Mi ha lasciato un’esperienza di vita pazzesca. Mi ha fatto crescere molto dal punto di vista caratteriale dandomi tanta sicurezza. Ma soprattutto mi ha fatto conoscere persone importanti con cui ho instaurato un rapporto più profondo del semplice compagno di squadra. Giochiamo ancora assieme e ci lega un’amicizia duratura.
Sei stato uno dei tre vincitori della prima edizione, ottenendo il diritto di partecipare al ritiro pre-campionato della Juventus, come è stato l’incontro con i grandi campioni del calcio?
E’ stato un incontro pazzesco. I primi giorni mi sembrava di vivere un film. Ero come in trance. Fin da subito, tutti i “nuovi compagni” mi hanno fatto sentire uno di loro. Sicuramente ho trascorso il mese più bello ed emozionante della mia vita. Non mi stancherò mai di ringraziare tutti quei campioni e ovviamente la Juventus che mi ha dato quest’enorme opportunità.
Com’è stato convivere con le telecamere?
Inizialmente è stata trumatica. Vedere tante telecamere che ti seguivano in ogni tua mossa non era semplice. Ma poi alla fine non ci pensavi più. Ed è andata più che bene.
Come giudichi la scelta di alcuni tuoi ex compagni di squadra come Conversano e Morelli, di lanciarsi nel mondo dello spettacolo?
Noi tutti abbiamo accettato di partecipare ad un reality, sapendo che questo era un mix di calcio e spettacolo. Quindi se alcuni di noi si sentivano più a proprio agio davanti ad una telecamera, che non in campo, ben venga…nulla da dire! L’impotante è che quando questi, venivano chamati per giocare, si impegnavano al massimo, dando tutto il loro contributo. E l’hanno fatto! Altrimenti avremmo fatto fatica a vincere il campionato.
Vincere un reality sul calcio, quanto ti è servito per la tua carriera da calciatore?
Mi è servito solo a vivere un mese con i grandi campioni della Juventus! Nulla più.
Rifaresti Campioni, alla luce delle prospettive lavorative (mancate e non) una volta spenti i riflettori sul programma?
Calcisticamente parlando non lo rifarei…ma per tutto quello che mi ha dato umanamente è un’esperienza che ripeterei subito!
Attualmente, a distanza di cinque anni, militi ancora nel Cervia: cosa si nasconde dietro la scelta di restare nella squadra che ti ha fatto conoscere ai tuoi tifosi?
La scelta di tornare a Cervia e fermarmi qui, senza fare più un discorso di categorie, è dovuta all’affetto che mi dà tutta la città e l’ambiente! E come dicevo prima per l’amicizia di tanti compagni.
Cosa ti aspetti nel tuo futuro professionale per il nuovo anno?
Penso solo a vincere ancora con questa maglia.
In bocca al lupo, allora!