Lory Del Santo continua indefessamente a difendere il suo film episodi per il web The Lady.
Intervistata da Francesco Mandelli dei Soliti Idioti in occasione del Wired Next Fest, laregista si lancia in realtà in un’analisi alquanto azzardata del suo lavoro e della sua opera.
Sorrentino si avvicina molto alle mie intuizioni. Lui ha fatto dei film e io anche ne ho fatto uno. Abbiamo delle visioni in comune. Come lui, inquadro certi paesaggi e in Youth ho visto cose che avrei fatto anche io, ma il film non l’avrei fatto così, no. Youth ha delle lacune. Ma vincerà – magari – Cannes. Il mio punto è: so quello che bisogna fare per avere un premio. Bisogna essere lentissimi, inquadrare molte montagne. È importante perché sfidi lo spettatore. Il regista sembra dire: ‘io sono superiore perché devi riconoscere la mia arte’. Fanno tutti questi film che uno si vuole tagliare le vene, ma io amo le cose noiose. Mi eccitano. Massacrato Sorrentino? Assolutamente no, quando non sei chiaro la gente pensa che sei un genio.
Ha sentenziato Lory Del Santo prima di difendere tutti i suoi attori criticati soprattutto da Cristiano Malgioglio.
Quando stai creando un mondo lo devi giudicare tu e tu soltanto. E per gli attori… Lo stesso! Perché prendere attori come Raul Bova? Preferisco chi ho di fronte. Tutti fanno gli attori perché sono diretti da me, tutti sono emozionati e pieni di voglia, lavorano bene. Chiunque può fare l’attore.