Luca Zanforlin, uno degli autori storici del talent show di Maria De Filippi, rompe il silenzio attorno alla vicenda legata al brano Ma quale Amici, presentato alle selezioni web dell’ultimo Festival di Sanremo (Fonte Visto):
La sua non è stata una provocazione, ma una rosicata bella e buona. Di musica si può vivere senza avere un disco in hit parade. In tanti, con voci più belle della sua, lo hanno capito.
Zanforlin sostiene che il programma possa essere un’ottima vetrina per farsi conoscere dagli addetti ai lavori ma che non garantisce in egual modo la possibilità di lavorare a tutti gli allievi:
Bisogna smettere di pensare che Amici ti deve garantire per forza qualcosa. Noi diamo ai ragazzi l’occasione ma devono farcela da soli. I ballerini si fanno notare dalle compagnie internazionali senza spendere i soldi per andare all’estero e i cantanti saltano parecchi step perché si trovano direttamente davanti ai presidenti delle case discografiche. Non mi sembra sia poco.
L’autore commenta anche il nuovo meccanismo delle stelline per accedere al serale (Qui, trovate i primi nove allievi arrivati in finale):
Volevamo accentuare il concetto di meritocrazia. E’ giusto sentire il pubblico, ma è sbagliato delegargli la riconoscibilità di un talento. Questo proprio perché non vogliamo più illudere le persone come in passato.