Marco Carta diventa scrittore: il cantante ha pubblicato il suo primo libro, Ho una storia da raccontare, e ha raccontato la sua esperienza intervistato da Checkpoint.
L’ex vincitore di Amici ha svelato il motivo per cui ha deciso di parlare di sé stesso nonostante si fosse riproposto di non farlo e dal libro emerge un ragazzo soddisfatto di sé stesso.
Nel tempo, confrontandomi con gli amici e le persone della mia età che hanno un vissuto relativamente simile al mio, mi sono reso conto di avere avuto una marcia in più. Tendo a far diventare speciali le cose belle. Non volevo vincere ad Amici, ma semplicemente partecipare, non mi sono accontentato… Ai rientri dai provini che non andavano bene piangevo, non avevo la presunzione ma pensavo di valere qualcosa e di meritare di stare là dentro altrimenti non avrei insistito così tanto. Quando Maria ha saputo quante volte avevo fatto i provini mi ha fatto i complimenti e mi ha detto che avevo delle buone speranze con questa tempra.
Non manca il riferimento al rapporto con la madre, scomparsa per un cancro a 28 anni, quando Marco aveva solo dieci anni.
Se non fosse stato per la morte di mia madre oggi avrei sicuramente un carattere e una tempra diversi, con altri pregi e con altri difetti. Devo ringraziare questa storia per avermi forgiato in questo modo, non conosco arrese o la parola ‘perdere’, anche se perdo mi rialzo e comincio un’altra sfida finché non vinco. Toccare il fondo è bellissimo perché sai che peggio di così non succederà nulla e si potrà solo andare in alto.
Il libro in qualche modo l’ha aiutato a cambiare.
Mi sento liberato, talvolta dovevo interrompere la scrittura, soprattutto quando lo rileggevo, depennavo certe cose ma poi le aggiungevo di nuovo altrimenti la storia non avrebbe avuto un senso, avevo paura che fosse forte per la gente o che il messaggio non fosse recapitato in modo giusto ma alla fine è andata bene.
Non resta che leggere il libro.