La sua storia personale ci aveva già colpito nel corso della prima puntata di Italia’s Got Talent: il canto come “dolce” terapia per guarire da un brutto male e la voglia di prendersi una sana rivincita sulla vita. Maurizio Tassani ha messo d’accordo tutti (o quasi) per la sua straordinaria voce ed un talento innato che l’hanno portato ad un passo dalla finale. Ascoltiamo i progetti, le aspettative, le delusioni di Maurizio a poche settimane dalla sua partecipazione nel talent show di Canale 5.
Ciao Maurizio. Come mai hai deciso di partecipare ad Italia’s Got Talent?
Da circa due anni guardavo su SKY la versione americana e l’anno scorso mi iscrissi alla versione inglese, mi risposero che essendo italiano non potevo partecipare. Ho aspettato la versione italiana e quando vidi la puntata di dicembre a febbraio scrissi una mail divertente alla redazione “se volete ascoltare il più grande cantante italiano vivente dovete convocarmi per il provino” mi hanno preso sul serio.
Sei arrivato in semifinale con i giudizi positivi di Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti ed il consenso popolare, meritavi la finale?
Penso che tutti i partecipanti sognino la finale. Dopo quello che il signor Scotti ma sopratutto la signora De Filippi e il signor Zerbi mi hanno testimoniato nella prima puntata pensavo che in semifinale non mi trattassero nel modo che tutti hanno visto. Ho portato un brano famosissimo e volevo esibirmi con la base con cui sto incidendo il mio primo album. Quando il venerdì sono arrivato a Cinecittà mi dissero che l’avrebbero arrangiata loro perché sarebbe venuta meglio, credimi non pensavo che, ascoltata in tv fosse così brutta. Mi sarebbe bastato cantare nelle migliori condizioni di resa della mia voce. Molti mi hanno detto che la canzone era sbagliata e che non si sentiva la musica ecco la spiegazione di tutto. Poi ho ascoltato il signor Zerbi in un’intervista in cui spiegava che non cambia mai opinione sui cantanti. Con me in 14 giorni è passato da “cantante straordinario a non meriti la finale” mentre la signora De Filippi non ha nemmeno aperto bocca. Strano no? Sono i misteri della televisione, un giorno sei in grande il giorno dopo non vali nulla.
Il tuo sito ufficiale (www.mauriziotassani.it) si apre con alcuni messaggi molto significativi del tipo “Vorrei che la mia musica fosse come la bottiglia affidata al mare nella quale ho messo un messaggio scritto per te” oppure “Canto per testimoniarti che dietro quel sipario di tenebre c’è un immenso palcoscenico di sole, di cielo, di vita: la tua vita”. Come mai questa scelta?
Viste le dimostrazioni di affetto che tantissime persone mi hanno tributato con lettere, sul mio sito e su Facebook, insieme ai miei collaboratori lo abbiamo reso interattivo al massimo per poter scambiare opinioni, consigli ma sopratutto speranze, se ci fossero più luoghi dove potersi scambiare affetto, amicizia, solidarietà anziché insulti, rabbia, cattiveria si starebbe molto meglio non credi? La frase che è contenuta in esso è la mia gratitudine verso la gente.
Hai partecipato alla commedia brillante Tu vuò fà l’americano, allestita dall’associazione teatrale Proscena. Che valore acquista un’esperienza vissuta a stretto contatto con il proprio pubblico?
Credo che il teatro sia la massima forma di espressione artistica, io lo amo profondamente. Quando mi chiesero di partecipare a questa commedia brillante ne fui onorato ed impaurito. Sai cantare lo facevo da un pezzo ma recitare no per cui ho dovuto fare una vera full immersion di dizione. È andata benissimo e ne sono seguite altre ed una di esse “È arrivata la bufera” ha vinto il premio teatro delle regioni di Bolzano.
Quale direzione prenderà la tua carriera artistica dopo Italia’s Got Talent?
Il giorno dopo la semifinale ero molto deluso in quella trasmissione non ero padrone del mio destino, nel senso che la riuscita o meno dipendeva da fattori esterni alla mia volontà. Ora sto lavorando all’uscita del mio primo album che dovrebbe essere ad ottobre. Avrà al suo interno brani editi e inediti scritti apposta per la mia voce. Fra qualche settimana uscirà un’intervista a TG Note il programma di approfondimento musicale del TG1 in onda il mercoledì alle 8 e in replica alle 24. Avrò l’onore di partecipare alla trasmissione “concerto di Natale” in onda da Malta la sera di Natale su Rai 1. Poi continuo con i concerti e sto scrivendo la mia autobiografia che vorrei allegare all’album quando uscirà. Come vedi Italia’s got talent non è stato in punto di arrivo ma la partenza di una splendida avventura. Al di là del fatto artistico mero e puro quello che mi rimane più impresso è la grande, grandissima dimostrazione di affetto che ho ricevuto da coloro che hanno visto la trasmissione. Vorrei ringraziarli tutti e dare loro un abbraccio fortissimo e a prescindere da come andrà la mia carriera non li vorrei perdere. Grazie anche a te Sebastiano di avermi ospitato sul tuo blog.
Caro Maurizio, ho letto la tua protesta e ti voglio raccontare la mia incredibile esperienza relativa a Italia’s Got Talent. Ho partecipato come cantante doppiatore della canzone Crudelia De Mon che eseguii nel lontano 1961. lodi sperticate dei 3 giudici! Sembrava quasi che fossi il papabile protagonista del concorso. Addirittura Gerry Scotti mi disse poi che contavano molto sulla mia mitica presenza. Ebbene quella registrazione non l’hanno mai mandata in onda. Tu comunque sei molto bravo e te lo dico io che sono un cantante e fidati del giudizio di un professionista. Coerenza, rispetto, morale? Di certa gente è inutile parlare.