Mondoreality ha contattato Mauro Marin, il vincitore del Grande Fratello 10. Vediamo cosa ci ha raccontato.
Partiamo dal GF. Quando hai deciso di parteciparvi?
Ho deciso una notte di maggio nel 2009. L’idea mi attirava sin da ragazzino, ma solo quella notte partecipai al provino. Già da prima avevo conosciuto Salvo Veneziano del primo GF e Pedro in discoteca: mi ero reso conto che erano persone semplici come me, normali e quindi ho deciso di provare.
Poi sei entrato e hai stravinto: quale è il momento più bello e quello più brutto?
Sicuramente il momento più bello è stato quello della vittoria, soprattutto quando si è spenta la telecamera e sono andato a festeggiare con quelli della redazione scaricando tutta la tensione che avevo accumulato. Il momento più brutto è stato quello dopo l’eliminazione di Sara: Veronica era rimasta in casa più agguerrita che mai e se non sbaglio eravamo finiti in nomination io e lei. Lì pensavo e rischiavo l’uscita ed ero sommerso dai sensi di colpa, dal rimorso.
Intanto hai scritto un libro: C’è qualcosa che non vi ho detto…
Il libro è già uscito, si può prenotare via internet mentre nelle librerie uscirà il 16 Settembre. Tra poco faremo anche una bella conferenza stampa dove spiegherò perché ho voluto fare questo libro e i problemi che ho avuto. Parla del momento prima della fama e della notorietà.
Nel libro racconti appunto la tua malattia (schizofrenia affettiva con disturbo bipolare). Cosa vuoi dire in merito?
Sai.. son periodi che possono capitare a tutti nella vita: la malattia è la cosa più democratica che ci possa essere. Nessuno è immune. Quando c’è la salute non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati.
Ma perché questa malattia non è stata raccontata al pubblico? E’ stata una tua scelta o autoriale?
Ti spiego. Una parte della verità io l’avevo raccontata anche all’interno della casa. Il GF mi ha sempre difeso su quel lato e non ha mai voluto rendere pubblica la cosa. E’ un atto di responsabilità verso le persone che soffrono, verso che persone che vivono in queste condizioni. Quello che voglio dire è che da certi stati si può uscire. Sono quei momenti nei quali le persone si demoralizzano, si buttano giù e non riescono poi più a uscire da questo vortice che le risucchiano. Io entrando nella casa mettevo a rischio anche altre cose, dunque è stata una vittoria che è andata al di là del montepremi.
Torniamo un attimo al GF: nella casa hai avuto un rapporto di amore-odio con Veronica. In che rapporti siete adesso?
Abbiamo un rapporto normalissimo. L’ho rivista in occasione dei casting per il prossimo GF, e l’ho vista molto presa dalla sue cose, dal lavoro perché insomma.. sta lavorando molto.
Hai inciso anche un brano Din don dan. Come sei diventato cantante?
E’ stata una cosa fatta per gioco, per scherzo. Quando sono uscito dalla casa mi hanno fatto tante belle proposte. Così ho deciso di lanciare questo gruppo, gli Spezie dorata che mi avevano supportato già quando ero all’interno della casa. Quindi sono voluto essere riconoscente con loro, dandoli la possibilità di farsi notare.
Su Facebook hai quasi 500mila fans. Che rapporto hai con loro?
I miei fan sono una cosa assolutamente speciale. Io cerco di essere presente, di scrivere. Tempo fa hanno anche salvato una donna dal tentato suicidio. Sono orgoglioso di loro.
Passiamo al gossip. Maria Castaneda, con la quale sei stato paparazzato tempo fa, ha dichiarato che le foto erano solo un modo per farvi pubblicità. Come replichi?
Mi è solo dispiaciuto che ha detto che sono io a farmi pubblicità con lei, e non viceversa. E’ stato un gioco. Quando capisci che per restare a galla ci sono solo queste cose, bhè.. ci provi.
Nei mesi scorsi ti abbiamo visto a Le Iene.Continuerà questa collaborazione?
Appena esci dalla casa hai una notorietà talmente alta che tutti ti propongono le cose. E capisci che sono loro che si fanno pubblicità con te e non viceversa.
Con questo cosa vuoi dire?
Io credo alle persone. Avevo un rapporto con uno degli autori che mi aveva detto che ci saremmo sentiti. Non si è fatto più sentire..
Quali sono adesso i tuoi progetti futuri?
Qualcosina c’è, qualcosa si muove. Io non amo dire farò questo, farò quello. Quando il progetto è realizzato ne parlerò.