Nelle scorse ore abbiamo intervistato Milly Carlucci, la quale l’8 settembre condurrà una serata speciale a Fiuggi dal titolo Balla con Milly. Si tratta di uno spettacolo organizzato come un torneo di danza: quattro aspiranti ballerini selezionati in tutta Italia, senza limiti di età, si contenderanno la vittoria. La stessa conduttrice ha spiegato dettagliatamente cosa accadrà in quella sede e qual è lo scopo dello show. Dopo il salto potete leggere tutta l’intervista, nella quale si torna a parlare anche della querelle con Baila e del futuro di Ballando con le stelle.
Balla con Milly è una sorta di Ballando con le stelle in trasferta? Ci saranno le telecamere?
Non è Ballando, assolutamente. E’ un esperimento nuovo, una formula inventata per l’occasione, che esiste grazie al fatto che non ci sono le telecamere. Proprio perché non ci sono le telecamere abbiamo la possibilità di inventare. Al centro di questo universo – è vero anche qui c’è il ballo – stavolta c’è il pubblico, che sarà selezionato prima attraverso bewons, un portale che ci fa da partner tecnico (al quale si può inviare il proprio provino entro il 31 agosto, senza limiti d’età, iscrivendosi al sito www.bewons.com) e poi, il giorno prima di salire sul palco dove prenderà parte alla gara. Gianni Ippoliti, presente nel nostro cast, avrà il compito di provinare persone del pubblico in sala. Sempre Gianni provinerà, tra il pubblico, persone che vogliono far parte della giuria popolare (quella popolare è formata, come noto, da Carolyn Smith, Guillermo Mariotto, Ivan Zazzaroni e Fabio Canino). Quindi usiamo una serie di formule che non abbiamo mai provato in televisione e che invece saranno materia viva di questo spettacolo. Io spero, peraltro, che quella sera ci siano molti bambini. Negli show televisivi nessun minore di 18 anni può essere tra il pubblico, e io vorrei che qui ce ne fossero molti perché, dato che ci sono molti appassionati non solo di Ballando ma anche di danza, mi piacerebbe provinarne qualcuno. Insomma, è una serata per sperimentare. E fare festa con il pubblico che ama ballare.
Questo esperimento, immagino, è fatto con l’intento di mettere in pratica qualcosa di esso in tv in futuro…
Magari. Il motivo di sperimentare con il pubblico vero è che hai una risposta abbastanza reale di cosa funziona e di cosa non funziona. Se tutto va come deve andare, alla fine potremmo avere la sorpresa di aver portato a casa qualche formula diversa, qualche cosa in più.
Il cast è formato da alcuni ex concorrenti di Ballando: Emanuele Filiberto (spalla della conduttrice), Bobo Vieri, Marco Delvecchio, Andrès Gil, Bruno Cabrerizo, Ria Antoniou. oltre che dai maestri storici Natalia Titova, Samantha Togni, Sara Di Vaira, Simone Di Pasquale, Stefano Di Filippo, Yulia Musikhina e Ferdinando Iannaccone (annunciati dalla voce di Foxy John). Assente Paolo Belli…
Purtroppo, purtroppissimo Paolo è in Canada l’8 e il 9 settembre per due serate. Ma sarà in collegamento con noi... non ce lo facciamo mancare il nostro Paolino, ovviamente.
Quando tornerà in onda Ballando con le stelle?
Dopo gennaio 2013. La Rai ci deve ancora comunicare la data precisa. Di sicuro non è nella stagione autunnale. Vediamo, dipende anche da come andiamo avanti con i casting. Ci sono una serie di variabili da prendere in considerazione.
Quindi la presenza di Ballando nella prossima stagione, entro l’estate 2013, non è ancora certa?
Questo dipende da una serie di fattori. Potremmo anche slittare all’autunno del 2013.
Nei giorni scorsi ha invitato ufficialmente Rosalba Forciniti, campionessa di judo alle Olimpiadi, a partecipare alla nuova edizione di Ballando, dopo che l’atleta stessa si era detta interessata. Ci sono altri movimenti in questo senso?
Gli sportivi sono un cavallo di battaglia per il nostro di programma (ride, Ndr). Ci sono movimenti, ma sono tutte cose segrete, che si svelano quando accadono.
A distanza di qualche mese dallo scoppio della querelle con Baila e con Mediaset (lo show condotto da Barbara D’Urso e accusato di essere un plagio di Ballando) cosa si sente di dire a proposito?
Quella è stata una cosa che si è ampiamente chiusa, risolta, finita. E’ stato un momento molto importante dal punto di vista della giurisprudenza perché si è creato un precedente di dignità per il lavoro degli autori. Si è dichiarato che il lavoro autorale televisivo è un lavoro che ha diritto di copyright come lo ha quello dell’autore discografico. L’autore televisivo non è un autore di serie b, è un autore vero e proprio. Quindi credo sia stata una cosa importante. Ma è stra-chiusa. Basta, la vita va avanti.
C’è però chi sostiene che con quella decisione si sia creato un precedente in senso negativo. Cioè, dovendo analizzare tutti i programmi tv ci sarebbe il rischio di bloccare la televisione. Due esempi: Verdetto finale è una copia di Forum? E’ stato solo un flirt di C’è posta per te?
Io credo che il pubblico abbia un grande vantaggio da una grande varietà di formati, tutti diversi uno dall’altro. Se invece stabiliamo il principio che uno possa fotocopiare i programmi esistenti credo che la serata televisiva diventi di una noia mortale. Invece se ognuno si sforza con la propria creatività di usare lo spazio televisivo per fare qualcosa di diverso se ne avvantaggiano tutti.
Quindi i casi da me citati possiamo dire che siano un po’ al limite?
Verdetto finale e Forum nascono all’interno di Endemol (a noi invece risulta che, quantomeno dal 2008, Forum sia prodotto da Corìma, Ndr). Quindi è stata una scelta dell’azienda di dividere in due il formato, vendendone uno alla Rai e uno a Canale 5. Comunque se non ci fosse stato uno stop (per Baila, Ndr) magari oggi ci sarebbero stati quattro formati tutti uguali a Ballando con le stelle. Non credo che la copia sia un modo per migliorare l’ascolto televisivo.
Oltre a Ballando lei sta lavorando a nuovi progetti per la prossima stagione?
Certo, stiamo lavorando col mio gruppo a due progetti, che speriamo possano vedere la luce dopo gennaio…
Talent show, varietà, game?
Uno dei due non ha niente a che fare con il mondo di Ballando. E’ una cosa completamente diversa. Trapattoni dice: ‘non dire gatto finché non ce l’hai nel sacco’. Ecco, non diciamo nulla.
Nel corso di questi anni chi è stato/a, se c’è, un ballerino o una ballerina vip che più l’ha sorpresa o che invece l’ha più delusa?
Delusa nessuno. Sorpresa, un nome su tutti, Oscar Pistorius. Mi ha sorpresa per un cocktail di fattori: la sua straordinaria personalità, la sua umiltà, la sua dolcezza e per la sua capacità di mettere insieme una coreografia in un’ora. Un campione in tutti i sensi.
Per quanto riguarda gli ascolti, lei in più occasioni ha detto che Ballando ha retto con gli ascolti e che Italia’s got talent rappresentava una novità e per questo ha vinto. In prospettiva futura come si può innovare un format che comunque è arrivato alla nona edizione?
Questo format negli altri Paesi quasi non è stato toccato. Ma lì dura un’ora. Quindi non c’è quel consumo furibondo di idee come facciamo noi che con un solo programma, per risparmiare, facciamo prima, seconda e terza serata. Ballando quest’anno ha mantenuto gli ascolti. E c’è da considerare che è stato l’anno del digitale e quindi dello scoppio del fenomeno frammentazione di ascolti. Quindi aver fatto i numeri dell’anno scorso è stato un fatto eccezionale, fuori dalla norma. Gli altri programmi hanno perso dai 4 ai 6 punti. Quello che dobbiamo fare noi, e chiunque fa lunga serialità, è trovare nuove idee e, senza tradire la tua storia, renderla più moderna. Ed è per questo che siamo in giro con Balla con Milly.
Rispetto a quanto da lei appena detto: non avrebbe voglia di fare uno show d’altri tempi da due ore, senza coprire più prima, seconda e terza serata contemporaneamente?
L’ideale sarebbe fare come fanno nel resto del mondo: lo show dura un’ora. E’ veramente una cosa meravigliosa perché comporta un consumo di idee pari a zero.
La qualità sarebbe più alta?
Bè, vorrebbe dire che in una serata tu hai 5 produzioni diverse. Ma ciò diventa estremamente costoso. Nella produzione televisiva il costo viene distribuito e ammortizzato sul budget delle puntate; più puntate fai, meno costi come budget unitario. Invece 5 produzioni in una serata sono costose e non credo che noi siamo nelle condizioni di poterci permettere una cosa così.