Morgan ha definitivamente lasciato (almeno per il momento) X Factor, ma non ha rinunciato alla televisione.
Da quest’anno è approdato in Rai e come giudice nel talent Amici di Maria De Filippi. Ma lui, che tanto depreca la televisione, la frequenta per puro atto di generosità e per innalzarne il livello.
La cosiddetta televisione nazional-popolare dovrebbe essere uno strumento connesso al servizio pubblico, a prescindere che sia Rai oppure privata: tutti, devono avere accesso al sapere. Partendo da questo presupposto, ritengo la mia proposta televisiva figlia di un bel compromesso; passare artisti di nicchia, sdoganandoli, di fatto, al grande pubblico, non è per niente scontato.
Ha spiegato il leader dei Bluvertigo intervistato da Il Fatto Quotidiano.
È un dovere di chi sta in televisione cercare di elevare la proposta, mantenendo il proprio pensiero integro, cercando di renderlo fruibile, e, come dicevo, comprensibile ai più non eliminandolo oppure modificandolo soltanto perché difficile. Quelli come me devono andare in tv a parlare per alzare il livello, rivolgendosi a persone in grado di seguirti.
Ha continuato il cantante senza risparmiare la frecciatina verso Manuel Agnelli, leader degli Aferhours recentemente approdato come giudice a X Factor 10.
Che cosa vuoi che pensi? Lui era uno di quelli che diceva male dei talent. Vederlo ora là lo rende poco coerente. Nonostante ciò gli voglio bene, gli faccio tanti auguri, consigliandogli di rimanere fedele al suo modo di essere. E in questo nutro pochi dubbi perché è un puro.