Fiorello, Maria Grazia Cucinotta, Vincenzo Salemme, Paola Turci, Claudia Gerini, Alessandro Borghi, Alessandro Roia, sono alcuni dei nomi del mondo dello spettacolo che hanno aderito alla campagna virale contro la violenza sulle donne dal titolo #NonÈNormaleCheSiaNormale.
L’iniziativa è stata lanciata dall’on. Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei Deputati, per sensibilizzare i cittadini sugli abusi, le minacce, le violenze e perfino la morte che hanno come protagoniste le donne.
La parlamentare di Forza Italia, a cui si deve l’introduzione del reato di stalking nel codice penale, nel periodo in cui è stata ministro delle Pari Opportunità (dal 2008 al 2011), oggi non solo ha depositato un emendamento per creare un fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio, ma ha lanciato questa campagna che vedrà coinvolti social, web, giornali e televisione con dei video in cui personaggi noti si fanno un segno rosso contro la violenza sotto l’occhio. L’obiettivo è di dare “voce a chi la voce ormai l’ha persa”.
Immediate le adesioni dei volti noti del mondo dello spettacolo e della televisione, ma anche di esponenti della cultura, della moda, della ricerca e dell’informazione, oltre a rappresentanti della politica.
Accanto a Mara Carfagna, nel giorno della presentazione della campagna tenutasi il 21 novembre presso la Sala della Lupa della Camera dei Deputati, c’erano le colleghe Maria Elena Boschi del PD, Isabella Rauti di Fratelli d’Italia, il ministro Giulia Bongiorno della Lega e l’altra vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni del Movimento 5 Stelle. Presente anche Nunzia Ciardi, direttore della Polizia Postale.
Nel corso dell’evento è stato proiettato il video in cui compaiono a sostegno delle donne e contro le violenze sulle donne: Fiorello, Barbara D’Urso, Alessandro Borghi, Annamaria Bernardini De Pace, Andrea Delogu, Maria Grazia Cucinotta, Vincenzo Salemme, Paola Turci, Anna Falchi, Bruno Barbieri, Noemi, Bianca Balti, Alessandro Roia, Francesco Montanari, Claudia Gerini.
Altri nomi famosi che hanno aderito all’iniziativa, di cui è media partner il magazine Elle, sono: Alessandra Amoroso, Ambra Angiolini, Bianca Aztei, Giulia Bongiorno, Roberta Capua, Andrea Carpenzano, Cristina Chiabotto, Martina Colombari, Lodovica Comello, Marco Conidi, Tosca D’Aquino, Salvatore Esposito, Rossella Fiamingo, Corrado Formigli, Claudia Gerini, Marco Giallini, Bianca Guaccero, Miriam Leone, Diletta Leotta, Selvaggia Lucarelli, Filippo Magnini, Guillermo Mariotto, Emma Marrone, Alberto Matano, Giorgia Palmas, Giovanna Nina Palmieri, Melissa Panarello, Federica Panicucci, Federica Pellegrini, Martina Piemonte, Lola Ponce, Simona Quadrella, Michela Quattrociocche, Isabella Rauti, Giorgia Rossi, Ivan Zaytsev e l’intero consiglio comunale di Venezia.
“Noi donne – ha detto durante il suo intervento il vicepresidente della Camera Mara Carfagna – siamo state capaci di superare gli steccati politici, è una battaglia lunga, bisogna cambiare la testa delle persone, serve una rivoluzione culturale. Non basta più discutere tra addetti ai lavori, oggi bisogna aprirsi, sviluppare in maniera positiva le potenzialità della rete, perché se ne parli in famiglia e nei luoghi di lavoro. Si tratta di un tema drammaticamente diffuso e vicino a tutti noi”.
Sul palco si sono succedute le interviste a Giovanni Palmieri, padre di una vittima di femminicidio, a Filomena Lamberti, alla quale il marito ha gettato addosso l’acido sfigurandola, Patrizia Pagliarone, per anni perseguitata dall’ex Andrea Buscemi, attualmente assessore alla Cultura del Comune di Pisa, e il signor Renato che ha chiesto di rimanere anonimo per proteggere i suoi nipoti, di 10 e 7 anni, i quali hanno visto la madre morire davanti ai loro occhi per mano del papà.
Testimonianze toccanti raccolte da raccolte Serena Bortone, Barbara Palombelli, Barbara D’Urso e Monica Mosca.
Chiunque può contribuire alla campagna contro la violenza sulle donne, coinvolgendo anche amici e conoscenti sulle piattaforme social e sul web. L’on. Carfagna ha invitato tutti a postare sui social l’hashtag #nonènormalechesianormale e una propria foto con il segno del rossetto sotto l’occhio.
“E’ il momento di insistere e di andare avanti – ha spiegato Mara Carfagna – perché la consapevolezza sta aumentando. Le donne non vogliono più essere picchiate in casa o essere stuprate tornando a casa dalla palestra, dal lavoro, dalla pizzeria. Non vogliamo più piangere ragazzine stuprate come Desiree Mariottini e Pamela Mastropietro cui dedico questa giornata. E se succede vogliamo che la giustizia sia veloce ed efficace”.
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