Nonostante le critiche e gli ascolti poco favorevoli, Emanuele Filiberto crede ancora nel progetto di Pechino Express. A suo parere la tv ha bisogno di rinnovarsi continuamente e questo tipo di reality sicuramente è un prodotto inedito per la tv italiana, che lui definisce più come una sorta di “lungo documentario”.
Emanuele Filiberto ha parlato di come ha vissuto il successo ottenuto in tv in questi ultimi anni, da Sanremo a Il Principiante, si è dato parecchio da fare:
Credo di essermi messo a nudo e che il pubblico lo abbia apprezzato. Se non altro, la gente ha imparato a conoscermi al di là della storia della monarchia e dell’esilio. Ora mi sento più vicino agli italiani. Dell’ultimo programma televisivo che ho fatto, per esempio, Il Principiante sono molto soddisfatto: mi sono divertito a prendermi in giro.
E a proposito di Sanremo, Emanuele Filiberto ci tornerebbe di corsa, ma non vuole parlare delle polemiche nate dopo la vittoria di Valerio Scanu:
Lasciamo perdere: non vale la pena parlarne. Evviva Sanremo perché, come tutto il resto, mi ha ‘presentato’ agli italiani. Dieci anni fa sono tornato in questo Paese con un cognome pesante e un’immagine bisfrattata. Ora la gente quando mi incontra per strada, mi sorride.
Nell’intervista rilasciata a VeroTv Emanuele Filiberto si lascia sfuggire una sorta di appello, un’aspirazione se vogliamo, che riguarda la regina della tv, Maria De Filippi:
Ho preso parte a trasmissioni leggendarie della televisione italiana come il Festival e Miss Italia. Io, però, amo i programmi veloci e innovativi. Magari on the road come Pechino Express. Per questo, vorrei lavorare con la De Filippi: trovo che sia davvero un genio.