Dopo l’esperienza vissuta con i PQuadro (sciolti qualche mese fa), Piero Romitelli ha deciso di intraprendere un nuovo progetto musicale con il collega Francesco Ricci. Il duo ha deciso di chiamarsi Postorgasmic e si candidano al Festival di Sanremo con il brano Contromano. Nel frattempo, Piero ha lanciato un appello a tutti i suoi amici di Facebook, chiedendo loro di votarlo (qui maggiori info). L’abbiamo intervistato.
Come l’idea del (non)compleanno su Facebook?
Un mio amico di infanzia aveva fatto questa cosa qualche settimana fa per vedere effettivamente chi conosceva la data del suo compleanno. Mi sono accorto aveva riscosso un grande successo tra gli amici di Facebook. Quindi, pur essendo una cavolata, avevo capito che poteva attirare l’attenzione di molte più persone rispetto ad un messaggio normale.
Nel messaggio hai scritto che le case discografiche puntano solo sui ragazzi usciti dai talent. Mi verrebbe da dire che un talent l’hai fatto..
Si. Nel messaggio avevo precisato che, forse, l’ho fatto in un’edizione sbagliata: col senno di poi aspetterei a fare Amici. Nel periodo in cui l’ho fatto io, sette anni fa, Amici era strutturato in un modo diverso: era una scuola per preparare i ragazzi al musical. Io, pur facendo il cantante, dovevo anche ballare o recitare. Oggi è tutto cambiato: chi fa il cantante canta e basta e quando esce dal programma ha già un progetto musicale pronto. Noi non avevamo nessuna casa discografica che puntava su di noi, abbiamo dovuto faticare di più.
Hai trovato delle porte chiuse una volta uscito da Amici?
Tantissime. Ma non voglio fare nomi.
Intanto è nato questo nuovo progetto, Postorgasmic, con il quale tenti di partecipare a Sanremo. Perché questo nome?
Un mio amico fotografo, Harry, è stato colui che ha scelto il nome. Non solo: perché Harry è stato anche colui che ha fatto conoscere me e Francesco (l’altro componente della band) in occasione di una serata rock. Poi da cosa è nata cosa e d è nato questo progetto.
Questo progetto tenta di distaccarsi da quello dei PQuadro. Sbaglio?
E’ proprio un’altra cosa.
Perché hai deciso di svoltare?
Non l’ho deciso io, l’ho deciso insieme a Pietro (Napolano, insieme a Piero faceva del duo Pquadro, ndr). Con i PQuadro abbiamo fatto tutto da interpetri, non eravamo coinvolti in prima persona nell’arrangiamento e nella scrittura dei brani che dovevamo cantare. Eravamo piccoli. Con il passare del tempo abbiamo sentito la necessità di cominciare a scriere qualcosa di nostro e in quel momento ci siamo accorti che avevamo idee completamente discordanti. Quindi abbiamo deciso di distaccarci professionalmente e intraprendere entrambi una strada da solisti.
Come è nato Contromano?
Il pezzo è nato con l’assolo di chitarra. Pensavamo di sfruttare il pezzo con una melodica che si attenesse alla melodica presente nel finale. Inizilamente abbiamo trovato delle difficoltà nello scriere il testo in italiano, quindi abbiamo pensato di fare una melodia rappata.
Il video come è stato realizzato?
Il video è stato relizzato da un ragazzo delle Marche nostro amico. L’abbiamo registrato in tempi brevissimi. Ci sarebbe piaciuto relizzarlo in tempi più larghi per curarlo di più, ma volevamo caricarlo il prima possibile sul portale di SanremoSocial per ricevere più voti.
Nel 2007 hai partecipato a Sanremo. Che ricordo hai di quell’esperienza?
Il ricordo più vivo riguardano i 30 secondi prima di salire sul palco: mi sono salite addosso tutte le responsabilità e le paure, e mi sono dimenticato anche le parole, compromettendo la performance. E’ stato molto emozionante per me che avevo 20 anni.
Oggi la vivresti con una consapevolezza diversa?
Forse no. La responsabilità è sempre tanat, soprattutto per chi non è abituato a stare in palchi così importanti.
Grande Piero, continua così che sei sulla strada giusta!!!