Ricordate la notizia di qualche settimana fa dove si riportava dell’ex venditore di accendini ventisettenne Rachid Khadiri Abdelmoula divenuto ingegnere dopo essersi laureato? La Stampa ha incontrato il giovane, che ha raccontato di come sia stato contattato dalla produzione di Grande Fratello 13 per una partecipazione al reality: ma lui, saldo ai suoi principi e coerente con le sue scelte, ha declinato gentilmente l’offerta. Per continuare a inseguire il suo sogno di progettare palazzi.
Rachid Khadiri Abdelmoula non era solo uno straniero sulle strade alla ricerca di acquirenti dei suoi accendini e braccialetti in giro per Torino, che l’ha accolta e per 16 anni era solo uno dei tanti marocchini sbarcati nel nostro paese per la ricerca di un futuro migliore, di un lavoro; oggi, che Rachid nel frattempo ha risparmiato e studiato ingegneria al Politecnico, dichiara di preferire un lavoro vero.
Gli assegni con tanti zeri fanno gola a chiunque. Figuriamoci a un marocchino con i denti malandati dalla povertà.
Ma ho studiato di notte per ottenere la laurea e non sono interessato al successo improvviso, anche se gli autori del programma hanno insistito perché partecipassi all’edizione 2014 del Grande Fratello, ho detto no senza ripensamenti.
Avrei fatto il Dams, altrimenti.
L’ingegner Abdelmoula crede che la fama voli via in fretta e che la laurea sia un bene prezioso, ciò che vale costa caro:
“Magari sfondi, ti rendi conto?” Mi ripetono alcuni. Compreso la signora della Endemol ci credeva, contattandomi con telefonate e email, ma io non sono per queste cose e quindi non vedo perché cimentarmi in qualcosa che non mi rappresenta affatto.
Rachid, giovane tra i giovani italiani, afferma con convinzione e serenità:
Bisogna seguire i propri sogni e il mio è essere un ingegnere in giacca e cravatta; e fra dieci anni spero di aver svoltato.
In uno studio di progettisti, non televisivo.