Il Festival di Sanremo 2010 è alle porte (in questo momento si sta tenendo la conferenza stampa) e i giornalisti della carta stampata, che hanno avuto la possibilità di ascoltare i pezzi prima delle persone comuni, hanno già dato le loro opinioni sui brani.
Incuriosito, sono andato a cercare quelli riferiti ai nostri amati cantanti provenienti da Amici e X Factor. Il risultato? Per ora (se trovate altri quotidiani segnalate il link nel commento!) il più bersagliato è Valerio Scanu (Un attimo con te diventato Per tutte le volte che), Marco Mengoni (Credimi ancora) è un punto interrogativo e Noemi (Per tutta la vita) si salva.
Gino Castaldo La Repubblica
… Dulcis in fundo i talent-boys ovvero quelli che provengono dagli show televisivi. Mengoni, che arriva di diritto come vincitore di X Factor presenta una canzone imbarazzante. Valerio Scanu è uno che sembra uscito da quelle melodie indistinte che si facevano per i Sanremo minori degli anni Settanta. Ancora una volta giovani che sembrano più vecchi non solo dei loro zii, ma anche dei loro nonni. Si salva, e di molte spanne, Noemi, l’unica tra questi presunti big, inseriti nella lista con discutibile forzatura, a portare una canzone degna di questa nome, “Per tutta la vita”, e per di più cantata con originalità.
Stefano Mannucci, Il Tempo
… A proposito: il pezzo di Marco Mengoni ha tutte le carte in regola per vincere. Se avete un euro da scommettere, fateci un pensierino.
Paolo Biamonte, Ansa
… Della pattuglia dei “talent boys”, la più convincente è Noemi, che ha assimilato bene la lezione di Fiorella Mannoia come dimostra “Per tutta la vita”. Marco Mengoni, vincitore di X-Factor, ha uno di quei pezzi “sanremesi” che sembravano un’abitudine dimenticata. Se non si sapesse che Valerio Scanu è un ex di Amici, infine, dalla sua canzone “Per tutte le volte che” si potrebbe pensare che è coetaneo di Cutugno.
Marco Mangiarotti, QN
… Pierdavide di Amici ha regalato, complice Maria, ‘Per tutte le volte che…’ a Valerio Scanu, possibile sorpresa del festival. Tandem da urlo…. Grazioso ‘Per tutta la vita’ di Diego Calvetti per Noemi, con simpatia pop ma minore freschezza… solo free climbing il bravissimo Marco Mengoni di X Factor in ‘Credimi ancora’. Tema vago, non vacuo, non alla sua altezza…
le critiche fanno parte del gioco..non aspettavo altro!!!..MA NON SONO LORO CHE DECRETANO IL FUTURO DI UN ARTISTA..SONO OPINIONI PERSONALI..VEDREMO ALL’ASCOLTO DEI PEZZI DA PARTE DELLA GENTE COSA SUCCEDE….VALERIO è UN TALENTO PURO E FARà COMUNQUE SIA UN OTTIMA FIGURA…FORZA VALE SEMPRE!!
scanu è mediore , è giusto che lo critichino
Valerio ha indiscutibilmente una bellissima voce e su questo non ci piove su, io posso dirlo perchè l’ho sentito dal vivo, canzoni come “Polvere di stelle” “Sentimento” e “Ricordati di noi”, (gran bel sentire anche in radio) valorizzano le sue doti, anche su questi brani qualche giornalista aveva delle riserve (e invece sono stati dischi d’oro e platino), non mi stupisce che le abbia su “Per tutte le volte che”, che comunque è ancora da sentire.
Bè mi pare leggendo in vari articoli che non sia Scanu il più ma Mengoni addirittura è stato usato l’agettivo”Imbarazzante” ed è stato attacato anche a Porta a Porta ee nessuno finora a speso molte parole favorevoli sulla canzone mentre su Scanu ci sono stati più commenti positivi di mengoni e quelle negative non troppo durem, dovute principalmente al fatto che proviene da amici,cmq le era prevedibile le critiche fanno parte del gioco anche se a volte sono così prevedimile da risultare noiose e forzate vedremo cosa succederà!!!
La canzone di Scanu è scritta dal 21enne Carone , ancora allievo di Amici e considerato da tutti i discografici un autore molto fresco e originale …mi par strano che abbia scritto una canzone melodica e retrò… Mengoni si è scritto da solo un pezzo, a suo dire, molto rock…. Insomma, i due ragazzi propongono innegabilmente qualcosa di assolutamente contemporaneo!
Che siano i giornalisti ad avere dei gusti “vecchi”?
Scusate… ma questi non erano gli stessi critici e giornalisti che lo scorso anno dissero che la canzone di Marco Carta sarebbe stata eliminata subito? Per poter leggere i testi delle canzoni quanto dovremo aspettare ancora?
Io posso accettare la Critica Cinematografica, ha un senso almeno,analizza il film in tutti i suoi aspetti:la sceneggiatura,la recitazione,la fotografia,la regia ecc ,ma la Critica Musicale che senso ha?I gusti musicali saranno sempre soggettivi,i critici musicali cosa mai potranno dirci di più di quello che noi proviamo ascoltando la nostra musica e i nostri cantanti,non potranno aggiungere mai niente al nostro gusto,si considerano un èlite come se il loro fosse il Verbo e noi contassimo niente o quasi.Ma che andassero a lavorare sul serio!!!!!
Senta Diego Odello, ma ha digitato questo titolo solo per far scrivere più commenti e per provocare una certa fetta di lettori (involontari)? è palese che invece la critica non sia unilaterale come lei ha affermato dal suo titolino acidello e faziosissimo. E’ scorretto, superficiale e buffonesco e purtroppo questo suo intervento mi è stato segnalato da google: si sa, i motori di ricerca non hanno come parametro la qualità l’imparzialità la correttezza il rispetto dell’intelligenza altrui. Se tutti i giornalisti sono così, comincio a capire perchè, in quanto ad informazione, facciamo ridere tutta la parte del mondo civile e democratico. Voto: pessimo
Definire come lo si è definito Valerio Scanu denota o un certo difetto di udito o la chiara intenzione di attaccarlo a prescindere, incuranti di ascoltare il brano che per giunta è stato scritto da un giovanissimo che si può definire con molti aggettivi, ma antico proprio no!!!! Ce la faranno i nostri prodi a scrivere degli “articoli” un po’ meno copia incolla, ma con una bella pennellata di preparazione e professionalità???? Aspettiamo fiduciosi, la prossima occasione, questa è stata un’altra di quelle mancate!!!!
Che ridicole queste critiche ! ma questi giornalisti sono di coccio se non hanno ancora capito che è il pubblico che decreta il successo di una canzone e di un cantante e non le loro inutili critiche. Potrebbe essere però che sia ricominciata la guerra contro Valerio Scanu considerato che il festival sta per iniziare e che la partecipazione di Scanu potrebbe rendere incerto quello che invece per alcuni è certo. Trovo scorretti i loro giudizi su canzoni ancora sconosciute al pubblico e soprattutto trovo scorretto l’evidente intento di condizionare il giudizio del pubblico. Mi sembra un film già visto!
Onde evitare insulti a raffica i signori “giornalisti” sono invitati a cambiare soggetto.
Il regolamento di Sanremo non dovrebbe consentire ai giornalisti e/o critici di ascoltare le canzoni ‘in anteprima’ (oppure, dovrebbero essere tenuti alla riservatezza per esporre il proprio pensiero in merito in occasione del festival e non un mese prima). E’ evidente che possano condizionare il pubblico: non i fans sfegatati, forse, ma quel pubblico ‘neutro’ e tendenzialmente disinteressato che, in politica come in qualsiasi competizione, alla fine finisce per essere l’ago della bilancia.
Sappiamo tutti che ripetere una cosa all’infinito la rende vera: a Sanremo la canzone di Malika Ayane (che peraltroa me piace) sarà considerata geniale dal pubblico a casa dopo l’ascolto delle prime tre note, non una di più, perchè è questo che si è scritto per mesi; la canzone di Valerio Scanu sarà considerata antiquata dopo l’ascolto di due note e 1/2; e così via. Io nella mia scarsissima modestia, penso di essere in grado di formarmi un’opinione autonoma, nel momento in cui le canzoni le avrò ascoltate davvero.
Ma sarebbe ipocrita dire che tutti siano realmente in grado di fare altrettanto. Mi è capitato infinite volte di sentire ‘scimmiottare’ le opinioni espresse in TV … a voi no? E la cosa triste, è che si esprimeva con parole non sue, non ne era neppure consapevole. Carmen Consoli , Sig. Tentenna: ” non è facile assumersi il rischio di una scelta e servirsi addirittura di parole proprie …”
@ zoe:
Ciao Zoe,
premesso che il titolo riassume un concetto in poche parole non penso di aver sbagliato:
Valerio da un critico è stato snobbato, da due è stato criticato e uno, Mangiarotti ne parla come di possibile sorpresa.
Marco Mengoni viene dato come vincitore da uno, uno lo giudica fra il neutro e il positivo, uno lo giudica totalmente negativo e uno tra il neutro e il negativo.
Noemi non è calcolata da uno dei critici, poi ha due giudizi positivi e uno neutro.
Quindi: titolino acidello e faziosissimo direi proprio di no, anzi quantomai veritiero, anche perché non ho mai parlato di critica unanime come da te sostenuto (nel titolo parlo di critica, nel testo de”il più bersagliato” che non equivale a critica unanime).
Dici che non sono imparziale? Io ho solo informato, non ho espresso il mio giudizio, tanto che ho linkato agli articoli interi dei critici. Informare significa dare dei contenuti non allisciarsi il pubblico, tanto più che se devo essere definito parziale, come molti lettori ormai sanno, sono quasi sempredalla parte degli ex concorrenti dei talent e Valerio non è un’eccezione.
Ti prego dammi del tu e se pensi che sia giusto continua a darmi contro. Spero di riuscire a farti cambiare idea, perché sull’informazione malata la penso come te e spero di poterti dimostrare, nel mio piccolo, che non faccio parte della malattia.
Ribadisco “fra il neutro e il positivo” e “snobbare” è la classica terminologia di una impressione sua personale sui pensieri (noiosissimi e questi sì scontati e rancidi e pilotati) usciti dalle penne dei nostri stanchi e faziosi giornalisti. Non starei molto a dissertare su questi poveri giudizi, se sia più brutto l'<> o invece l’essere <>. Ed è quello che ha appena rifatto nel suo post. Mi pare poco professionale e scarsamente utile. Per nulla oggettivo. “TANDEM DA URLO” per esempio, non è stato da lei evidenziato e questo, a parer mio, è un giudizio nettamente positivo al pari di una “possibile vittoria”, un 10 e lode. Ma questa sarebbe la guerra dei poveri (di spirito). Non diamo troppa importanza e spazio a questi critici (che al festival avevano stroncato pure Vasco Rossi). Forse Almost Famous potrebbe insegnarle qualcosa sulla critica musicale. Ma mi infastidisce che già alla vigilia dell’evento se uno (che in quel momento ha del tempo da perdere) digita Scanu Sanremo su google salti fuori che è il più bersagliato (quindi in assoluto, come fa intendere lei) da questa sedicente critica e non è vero. Non è vero perchè se avessero dato dei voti numerici avrebbe potuto fare la somma e la media e ci saremmo intesi, dato che la matematica non è una opinione…E immagino pure che lei sia a favore dei cantanti dei talent, dato che ci ha costruito un blog. Ma il suo articolo che nel titolo riassume una sua opinione sulle opinioni è ben indicizzato purtroppo e alimenta un pregiudizio.
testo non comparso nel mio post
* se sia più brutto l’”imbarazzante” o invece l’essere “coetaneo di cutugno”
@ zoe:
Sei stata chiarissima.
1) Mi spiace che tu voglia per forza leggere in maniera distorta il pezzo (ribadisco nel titolo c’è scritto attaccato dalla critica ed è vero, “il più bersagliato” è nel testo che non è indicizzato da google e non è un valore assoluto, ma una constatazione).
2) Il pezzo aveva lo scopo di farvi conoscere il giudizio dei critici non per influenzarvi (il critico ha ancora questo potere sui lettori?), ma per sapere cosa pensano (l’esempio che hai fatto su Marco lo trovo calzante).
3) Io ho sempre una sorta di problema quando scrivo articoli su Valerio, Marco o Alessandra: non posso scrivere o riportare notizie negative su di loro, altrimenti vengo subito contestato. La mia etica, invece, mi impone di farlo allo stesso modo di come tratto quelle positive a prescindere dagli attacchi che posso ricevere, perché i lettori di questo blog sanno che qui si parla di talent e reality, ma senza i paraocchi. Il lettore è conscio del fatto che venendo su mondoreality può trovare lodi e stroncature, perché mondoreality rispetta l’intelligenza di tutti voi, che non siete dei numeri da coltivare, ma persone con cui dialogare.
Ti racconto questo aneddoto poi non ti rompo più 🙂
Un giorno, parlando di classifiche musicali, scrissi una frase tipo: “Crolla l’album di Marco Carta” perché era sceso di una ventina di posizioni. Ricevetti critiche di ogni genere per aver usato il termine crolla, compresa quella di essere il solito critico che voleva andare addosso a Marco. Questo è stato lo stesso blog che ha supportato Marco a Sanremo con una iniziativa propria. Provavo ostio contro Marco o semplicemente avevo espresso, con la parola “crolla” un giudizio molto legato alla realtà? La mia stima nei suoi confronti era inficiata con quel giudizio?
Scrivo delle considerazioni sull’ultimo intervento poi anche io tolgo il disturbo definitivamente.
1) Scrivere sul mondo del reality porta con sè l’attenzione di tifoserie estremiste (di cui evidentemente faccio parte) che queste stesse trasmissioni alimentano, per cui è normalissimo che arrivino valanghe di post accesi ed accorati se un beniamino viene colpito (invece di arbitro cornuto si parla di talento incompreso, ma che differenza fa?)
Questo dovrebbe essere parte dei giochi di un blog come il suo. Fa parlare e desta attenzione fare certi nomi: non mi faccia l’ingenuo.
Poi è evidentissimo che (per cinici meccanismi discografici_giornalistici_televisivi spesso conniventi e che non guardano alla qualità) verso alcuni artisti i giudizi partono come maiali che volano: sono ingombranti forzati ed improbabili. Sembra quasi una mafia-massa opinionistica che, stranamente, mi dà un motivo in più per schierarmi dalla parte opposta perchè sento un odore di marcino.
2) I critici in Italia hanno ancora un grosso peso purtroppo, almeno sulle menti deboli. Questi critici (ma senti che nome che si danno, ma io mi vergognerei a far questo lavoro parassitario) non si possono ignorare spesso come una “malattia” che hai dentro, come fai ad ignorarla? Questi critici orientano le opinioni e i loro pensierini umorali sono spesso manipolati ad arte da altra gente, con la mente forte, come se fossero dogmi inattaccabili. Addirittura c’è il Premio della Critica (accidentoni! che gran premio)…Non siamo falsi almeno noi nel far finta di non saperlo. E queste persone addirittura, per tornare all’ameno quanto leggero argomento Sanremese, possono sentire il pezzo prima di me, ma perchè? ma chi sono? io lo pago il maledetto canone e non è vero che ho il posto in prima fila..e loro mi danno già un loro pre-giudizio da cui lo stesso cantante non può farsi scudo, è già un danno. Spianano la strada a qualcuno e ad altri la sabotano (per chissà quali arcani motivi). E’ un meccanismo demenziale e irrispettoso. Mangiano per primi e il loro cibo maldigerito me lo danno in pasto. Che schifezza. Li mandarei tutti a fare il giornalismo di trincea.
3) Se lei usa “crolla” invece di “perde diverse posizioni” ha un peso, io sono del vecchio pensiero: le parole hanno un peso enorme e bisogna usarle consapevolmente, come le medicine che lei somministrerebbe ad una persona a cui tiene. Rispetto e consapevolezza, imparzialità e il pensare fuori degli schemi: è chiedere troppo?
@ zoe:
Ti prego non togliere il disturbo.
1) Nessuna ingenuità: qui si parla di tutti, dunque anche di quelli più acclamati.
2) Ogni giornalista ha il suo ruolo. Quelli che scrivono di televisione, musica, cinema, teatro e spettacolo in generale, sono pagati per giudcare. Posso capire il tuo discorso su Sanremo, ma attenzione: i critici non condizionano le masse, semmai sono le masse che si vogliono far condizionare dai critici (c’è chi leggendo una recensione la appoggia e chi, a prescindere la contesta per il famoso spirito di contraddizione). I mass media influenzano fino ad un certo punto le persone (altrimenti tutti quelli che ascoltano Marilyn Manson dovrebbero essere adoratori di Satana, secondo la critica, o quelli che ascoltano Eminem dei drograti), ma fortunatamente ogni persona ha un proprio cervello. Nel caso di questo post non c’è un’unica visione, ma tutte quelle che ho trovato: partendo dal dato di fatto che Valerio è il più criticato, leggendo Mangiarotti si trova una voce fuori dal coro. Spetterà al lettore, ascoltando la canzone, giudicare quale sia la più corretta.
3) Se si riportano i pensieri altrui non si può pensare fuori dagli schemi perché gli schemi sono dettati da altri.
L’imparzialità è quasi impossibile da avere (si andrebbe nel campo della matematica, con soli schemi … ma anche la matematica non è una scienza esatta), ma si deve cercare di essere il meno parziali possibili (perdere 20 posizioni credo si possa definire crollo. Scrivere Perdere diverse posizioni mi sembra un modo per addolcire la pillola assai antipatico nei confronti di chi legge il post e non è un fan estremista di Marco).
Rispetto, consapevolezza: hai perfettamente ragione!
Come volevasi dimostrare è incominciato il tam tam dei giudizi dei cosidetti critici musicali. Niente di nuovo, mi sorprende che sia incominciato così tardi. Questo è il solito copione che ormai furoreggia alla grande quando si vorrebbe, in base a un giudizio “parziale”, determinare il successo o l’insuccesso di un cantante. Certamente di giochini ce ne sono a iosa ma quel che mi sorprende è che dei professionisti o pseudo tali, si prestino a giocare sporco, partendo dal presupposto che un artista a loro non piace, vuoi perchè è loro antipatico, vuoi perchè proviene da una trasmissione che loro giudicano di ultima categoria. Davvero non riesco a capire tutta questa acredine nei confronti di questi giovani ma sopratutto nei confronti di Valerio! Ma si sentono così inferiori questi imbrattacarte, tanto da voler demolire i sogni di un ragazzo colpevole solo di essere professionale, signorile, riservato e maledettamente preparato? Fà così paura un giovane dicianovenne a questi illustri SCRIBACCHINI ? Si sentono così minacciati dal vero talento o sanno solo sputare veleno a prescindere? Io sono sicura che il tentativo palese sia di screditare il talento vero a favore della mediocrità. Si desume facilmente che io adoro Valerio e, pur essendo avanti negli anni, non credo di essere tanto cavernicola da non saper riconoscere chi sa cantare. Riguardo alla sentenza riportata da Castaldo secondo cui Valerio sembrerebbe uscito dai Sanremo minori degli anni settanta, di grazia, si potrebbe sapere a cosa si riferirebbe? E che dire dell’accopiata con Cutugno da Biemonte? Per una volta concordo! I giovani , spesso, sono molto più maturi e saggi di tanti così detti “esperti” di cui sinceramente c’è proprio da vergognarsi. Ascolterò con maggiore attenzione la canzone di Valerio e so già che con la sua voce meravigliosa saprà renderla unica . Vai Valerio, non occuparti di questi omuncoli, tu sei giovane ma vali molto, molto più di loro.
FEGIZ su Corriere della sera sette:
Programmi come Amici e X Factor hanno visto un grande impegno di autori, direttori d’orchestra e arragiatori nel vestire i brani sia sul piano melodico che degli arrangiamenti. Una cura maniacale per accattivarsi il televoto. Marco Mengoni ha una voce miagolante ma ha una timbrica riconoscibile e la sua enfasi trascina in Credimi ancora. Noemi porta una apparentemente banale filastrocca stile sanremese (Per tutta la vita) ma riesce a far scoppiare il cuore di chi ascolta
Ma solo io colgo dell’ironia in quello che scommette un euro sulla vittoria del brano di Mengoni?
Vabbè non mi interessa non considero Mengoni un rivale di Valerio,anzi mi sembra sempre più uno che potrebbe essergli amico.
Mi chiedo ma i signori critici hanno letto la FIMI annuale?
Si saranno resi conto che nella top ten il più giovane è Ferro che ha passato i trent’anni?
Sanno che per ogni imprenditore degno di questo nome un dato del genere è preoccupante?
Sanno che i giovanissimi non solo non comprano musica,ma soprattutto rabbrividiscono all’ipotesi che la musica si possa comprare,la musica si prende,si scambia,si condivide ma non si compra,?
.Se si spende è per andare al concerto di uno sconosciuto beccato su internet.
Sanno o non sanno queste cose?
Sanno che la discografia è in crisi e di conseguenza sono in crisi posti di lavoro?
Visto che stroncano i più giovani del festival,mi sa di no.
Uno ci va giovanissimo anche da autore e l’altro con il brano scritto da un altrattanto giovanissimo emerito sconosciuto,sono stati anche coraggiosi.
E loro li stroncano.
Vedo che definiscono Noemi una talent boy,se sanno di Musica come d’inglese stiamo freschi.
Diego sempre molto corretto ed equilibrato oltre che disponibile al dialogo e in grado di argomentare e sostenere le tue posizioni.
Una rarità nel web,mi sa che sotto sotto apprezzi Valerio,non c’è altra spiegazione
Se lo dice Fegiz ! E vai a esaltare Noemi! E ditelo che vince lei! Vergogna! XFactor reclama il pareggio, e tutti i lacchè asserviti a mamma Rai fanno il coro! Non ho parole. Fare commenti è del tutto inutile. Caro Sig. Odello lei ci prova proprio tanto gusto a gettare l’esca riportando notizie fresche di giornata. Non vedo l’ora di farmi scoppiare il cuore ascoltando Valerio!
@ biancamaria:
@ gabry:
Oddio: o sono un adoratore di Valerio o sono una mente diabolica che cerca di pescare i lettori nell’oceano del web 🙂
Ti ringrazio Bianca per gli apprezzamenti. Il mio punto di vista è di semplice osservatore. Parto dal presupposto che non posso giudicare una canzone se non l’ho sentita e non si può stroncare un cantante per la provenienza (sarà il tempo a decidere chi ha avuto la capacità e la fortuna di sopravvivere nel mondo discografico – il che non vuol dire essere per forza i più bravi a cantare).
Mi piace Valerio? Io ho quasi trent’anni e non capisco quelli che bocciano i giovani a prescindere! Fortuna che il futuro è dei giovani. Diamo loro il tempo di consacrarsi o floppare alla grande.
Riguardo la critica: loro fanno il loro lavoro, ma a volte si dimenticano che bisogna giudicare la canzone e non il cantante.
A Sanremo non vince per forza la canzone più bella (quando ero più piccolo tifavo per Elio e le storie tese e vinsero i Jalisse), ma ci sono tanti fattori. Ascoltiamo: se Valerio, Marco e Noemi steccano bocciamo la performance o la scelta delle case discografiche di proporli (non il cantante!) altrimenti facciamo tanti complimenti a tutti.
Gabri: voglio gettare l’esca per pescarvi tutti? Magari bastasse essere così furbi per catturare l’attenzione di voi lettori (di sicuro non voglio farvi scappare, ma non posso prendervi in giro!). Il mio obiettivo è quello di documentare ciò che i critici dicono dei nostri cantanti (ai forum spetta il compito di difendere a spada tratta i propri beniamini) anche perché ci sono persone che prima criticano il critico e poi continuano a leggere il giornale dove scrive. Almeno vi fate un’idea di quel che dicono.
A prescindere: ringrazio tutti per i commenti, perché siete tutti educati anche quando mi massacrate 🙂
Allora, di seguito il mio pensiero su questa storia dei critici/giornalisti:
1) ho capito che I CRITICI MUSICALI E/O GIORNALISTI CI STANNO DICENDO CHE:::::::
“””anche se le canzoni di Valerio Scanu e Marco mengoni saranno bellissime, NON VINCERANNO IL PREMIO DELLA CRITICA. Il premio della critica lo daremo a Malika Ayane o a Noemi”””” Più chiaro di così!
2) sempre I CRITICI MUSICALI E/O GIORNALISTI stanno provando/cercando di condizionare le menti di noi televotanti:
meno male che noi italiani quando si tratta di musica e di sentimenti seguiamo sempre quello che ci dice il cuore, quindi non ci cascheremo. Cari giornalisti/critici, basta con questo lavaggio del cervello.
3) quoto ELISABETTA al punto 11.
i giornalisti/critici dopo che hanno ascoltato in anteprima le canzoni in gara dovrebbero essere tenuti alla riservatezza per esporre il proprio pensiero in merito solo in occasione del festival e non un mese prima, in modo tale da non permettere a loro la promozione dei loro favoriti!
Odello riporta, giustamente, quello che trova.. Non è certo colpa sua se le cose scritte sono queste. Ed è inutile negare che ha ragione nel titolare così…visto che è vero.
Le critiche negative colpiscono soprattutto Valerio e lo colpiscono, stranamente, in quello che dovrebbe essere il suo punto di forza, ovvero l’essere un giovane con una canzone scritta da un giovane.
Purtroppo è impossibile non farsi, almeno in parte, “condizionare” dai critici. Se non riuscissero a farlo dovrebbero cambiare mestiere!
Altro che “effetto sulle menti deboli”! Tutti siamo inevitabilmente colpiti dalle critiche sui giornali. Poi, grazie a Dio, si riesce, volendo, ad avere un atteggiamento….. “critico” su di esse! 😀
Onestamente il tenore di questi articoli mi ha un po’ spiazzata.. perchè tutto mi sarei aspettata tranne che sentir dire che la canzone scritta da Carone (!) riuscisse a far sembrare Valerio coetaneo di Cutugno ( e questo detto come fosse un demerito…. povero Cutugno! )…
Rifletto allora su questo “vecchio” ( un’aggettivo mica da poco) campato per l’aria e mi chiedo: ma a cosa si riferiscono ‘sti critici perchè non è mica chiaro,
( e intanto mi verrebbe anche da chiedermi, in proporzione, che cosa mai avrebbero dovuto dire, appunto, di Cutugno o di Pupo e del principe se, al loro orecchio, Mengoni risulta “imbarazzante” o “miagolante” e Valerio “vecchio” ! ).
Se Valerio appare “vecchio” chi sono i giovani? O meglio, cosa appare “nuovo”?
Il problema non è sulle critiche ma sui termini che questa critica usa. E fra tutti i termini possibili questo del vecchio, che implica il nuovo, mi sembra il meno significativo. In arte non si fa niente di nuovo ma si fanno, in modo nuovo, sempre le stesse cose e in arte il “vecchio” è, caso mai, il rifarsi all’ “passato”. Infatti, mi accorgo a 52 anni , con un certo compiacimento , che i ragazzi amano musiche e melodie simili a quelle che io ascoltavo trent’anni fa! E allora? Quegli anni sono stati un periodo di svolta, un culmine qualitativo, un inevitabile punto di riferimento per tutta la musica a venire!
Avrei preferito un giudizio magari più duro, ma qualitativo, sulla canzone, come quelli fatti a Noemi o ad altri ( pezzo sanremese, filastrocca, bella, dolce, brutta etc. ) Oppure che si fosse detto, a chiare lettere, e non è per nulla difficile, che il pezzo di Scanu sa di “vecchio” perchè “già sentito”, o meglio, che Scanu canta a 19 anni in modo vecchio, ovvero, “come farebbe Cutugno” !
Pare, invece, che al di là di questo non meglio spiegato “old style” il pezzo di Scanu, o Scanu stesso (non si capisce) gli sfugga nella qualità e non ci è dato sapere se per loro egli esegua, bene o male, “alla Cutugno” un pezzo scopiazzato, sanremese, filastroccoso, antico, bello o brutto.
E allora mi sorge un pensiero…. quando i critici non riescono a trovare il modo di fare una “critica” qualitativa semplice e SENSATA nei confronti di un giovane cantante, forse si sono trovati di fronte a qualcosa di “vecchio” eseguito in modo così “NUOVO” che manco lo capiscono!
Vedremo cosa ci diranno in seguito.
In fondo criticare i critici è la parte più divertente .. 😀
@ Brigitta:
Se ti candidi ti voto. Il tuo discorso non fa una grinza 🙂
Grazie Diego..ma sono troppo giovane per la nostra classe politica 😆 e direbbero, di certo, che le mie sono idee ..vecchie!
😀
Scusate, ma io non capisco perchè a questi signori sono state fatte ascoltare le canzoni un mese prima dell’inizio del festival.
Per favore se qualcuno lo sa me lo può spiegare ?
Voglio dire…in 10 chi passa al finale Sono PASSATI 3 Sfigatti con Una Canzone Redicola – Italia Amore Mio e hanno fatto fuori Fabrizio Moro..
Ma Fattemi Piacere .. REDICOLI .!!!