Dal Grande Fratello al mondo della comicità il passo, per Serena Garitta, è stato davvero breve. Dopo aver trionfato nella quarta edizione del reality per Serena è iniziato un lungo periodo fortunato che l’ha portata nel mondo della comicità televisiva. Quest’anno Serena è la conduttrice, insieme a Cristina Chiabotto, del Comedy Risollevante Tour, il tour porta in prima serata alcune delle località italiane più belle con i protagonisti della risata tricolore. Questa sera, su Comedy Central, andrà in onda l’ultima tappa del fortunato tour.
Per il secondo anno consecutivo conduci il Comedy Risollevante Tour, per te si tratta di una conferma. Te lo aspettavi?
Devo dire che in tempi in cui tutti tagliano o licenziano, sono stata molto fortunata. In realtà il Tour Risollevante l’ho visto nascere, nel 2007, quando ancora non andava in tv, visto che facevo già parte del cast.
Cosa è piaciuto di te?
Non lo so (ride, ndr). E’ un po’ difficile trovare delle motivazioni. Forse è piaciuta la coppia Chiabotto-Garitta: formiamo una bella coppia, molto complementare. Insieme facciamo ridere, anche a prima vista.
Nel corso della tua carriera, oltre al Comedy Risollevante Tour, hai condotto molti programmi comici: Tribù, Piazza la risata, Pirati. Sei una comica nata o c’è una base di studi dietro?
Noo, ma che studi! (ride, ndr) Io ho un atteggiamento molto ironico nei confronti delle cose che mi accadono, anche quelle meno divertenti. E’ un mio modo di esorcizzare il tutto. Forse mi hanno scelto per tutti questi programmi perché nessuno mi prende sul serio (ride, ndr).
Ti senti una comica?
Mi sento una che fa ridere. E’ diverso.
Dopo tutta questa gavetta ti sentiresti pronta per Zelig?
No perché i predecessori sono talmente alti che non mi sento al loro livello. Se me lo chiedessero darei il massimo, ma credo che non accadrà (ride, ndr).
Perché nell’immaginario comune Zelig è considerata una comicità di serie A, mentre tutte le altre di serie B?
Zelig è stato il primo programma di cabaret della mia generazione, è stato il precursore. E’ il gotha, è considerato il tempio della comicità: è giusto avere un punto di riferimento, per poi cercare di superarlo.
Quella del Comedy Risollevante Tour è una comicità di serie B?
Non mi sembra carino fare delle classificazioni di questo genere, è il pubblico che sceglie. Comunque molti comici del nostro cast sono nati e passati da Zelig. Non per forza bisogna andare in Champions League, possiamo fare un campionato di serie B alla grande.
Con Cristina come ti trovi?
E’ figa, simpatica ed adorabile. Mi trovo benissimo con lei, non potevo sperare di meglio.
Rispetto alle vecchie edizioni del tour, cosa c’è di nuovo in questa edizione?
In ogni puntata c’è un comico, rappresentate di Comedy Central, che accompagna me e Cristina alla conduzione. Quindi tendenzialmente mettiamo in mezzo il conduttore maschio e noi femmine inferiamo su di lui: si creano delle dinamiche divertenti.
Essendo un tour, in ogni tappa dovete affrontare un vasto pubblico. Non avete paura di deluderlo?
In realtà non è mai successo di deludere il nostro pubblico. Il ritmo è sempre molto alto e il pubblico si diverte, c’è sempre grande affetto da parte loro.
Dal Grande Fratello ogni anno passano tantissimi personaggi. Come si riesce a stare a galla dopo tanti anni?
Si sta a galla (ride, ndr). Non c’è una ricetta. Anzitutto bisogna avere chiaro quello che vuoi fare ed avere molta fortuna, come nel mio caso. Non è necessario fare la tv, io per prima non credo che la farò per sempre. Non è nei miei programmi futuribili.
Quando finirà questa vita cosa ti piacerebbe fare?
Mi piace molto l’aspetto manageriale dei locali e dei ristoranti. Anche il dietro le quinte televisivo non mi dispiace. Non ho un progetto preciso in questo momento, oltre a quelli familiari: non credo che aspetterò molto a diventare mamma (ride, ndr).
alessandro vox