Stefano Bollani, intervenuto oggi pomeriggio a Tv Talk durante il dibattito sull’esordio di X Factor 5, ha attaccato i talent e la discografia che si basa sui ragazzi proposti in questo genere di programmi per salvarsi:
In qualche talent, non mi ricordo quale, mi avevano indirettamente proposto di fare il giudice. Se c’è una cosa che non mi piace è la gara tra gente che deve far musica. In più quando la gara viene stimolata da provini, da pianti in diretta, giudici, indipendentemente dalla qualità dei giudici e dalla qualità di quelli che cantano, è un’immagine antica del mondo della musica, della star che deve esplodere. La discografia cerca i ragazzi che escono dai talent perchè sono disperati, non vendono più niente e cercano la star da spremere per 2 o 3 anni. Questi sono ragazzi di 20 anni che vengono spremuti per 3 anni e poi vanno dallo psicologo.
Il musicista conclude la sua riflessione con una domanda piuttosto condivisibile.
E’ il sistema che non è carino. Non parlo di qualità della musica, magari c’è gente che canta benissimo, i giurati sono in gamba, ma dell’idea di gara: già il Festival di Sanremo non mi fa impazzire, ma ancora di più tra ragazzi che cantano tutti canzoni diverse in maniera diversa. In base a cosa uno deve vincere e l’altro perdere?