Susan Boyle, seconda classificata a Britain’s Got Talent, ha venduto in Gran Bretagna 410.00 copie di I dreamed a dream, in soli sette giorni: nessuno nella storia della musica inglese aveva mai venduto così tante copie di un album nella settimana del debutto.
La cantante quarantottenne, con il suo cd quasi esclusivamente composto di cover, dovrebbe esordire in prima posizione anche negli States, dato che tutti i numeri sono dalla sua (detiene il record storico di prenotazioni del negozio online Amazon).
Susan, che è pure nona nei singoli più venduti con la canzone Wild Horses (che potete ascoltare subito dopo il salto), ha rilasciato un commento secco:
E’ fantastico.
Faccio mia una riflessione di Paolo Giordano che, sul suo blog dice:
I sociologi e i tuttologi si sono scatenati sui giornali, sui tg, alla radio, tutti a commentare e a spiegare per quale motivo una sconosciuta sia diventata un eroe nazionale in pochi mesi. Spiegazione ricorrente: è la rivincita del brutto. Susan Boyle è brutta, ma è in testa alla classifica e quindi basta con le supervamp, addio alla chirurgia estetica, viva la bruttezza. In realtà forse non è così e Susan Boyle non è la rivincita dei brutti. E’ purtroppo l’eccezione che conferma la regola, perché se fosse davvero la rivincita, nessuno perderebbe tempo a sottolinearlo.
Quanto reggerà il fenomeno Susan Boyle?