Susan Boyle, quarantanovenne star di Britain’s Got Talent, in un’intervista rilasciata a News of the World, ha rivelato di aver pensato, in età adolescenziale, al suicidio. Il suo racconto dovrebbe far riflettere:
Ero preso di mira di un gruppo di ragazzine della peggior specie, quelle che ti logorano mentalmente, mi chiamavano “Susan the simple” (Susan la sempliciotta). E’ questa la più brutta forma di teppismo …
La cantante ha chiesto aiuto (“Ero una persona danneggiata psicologicamente, ho dovuto chiedere aiuto ad un terapeuta… Non è un segno di debolezza, non bisogna averne vergogna.”) e così e riuscita a riconquistare la fiducia in se stessa.
Questo è solo uno dei momenti difficili che Susan ha dovuto affrontare nella sua vita, tutti riportati nella sua biografia ufficiale The woman I was born to be. Il primo è legato alla sua nascita:
Appena nata i dottori mi guardarono in modo sprezzante, dal momento che sospettavano avessi avuto danni celebrali a causa di una mancata ossigenazione del cervello. Così dissero a mia madre:”Doveva darci ascolto, adesso dovrà accettare il fatto che Susan non diventerà mai niente di buonoe” … Quello che i medici non sapevano è che io sono una sorta di combattente e che durante tutta la mia vita ho cercato di dimostrare loro che avevano torto.