Uno delle penne più pungenti e sagaci del giornalismo italiano, Aldo Grasso, analizza la stagione televisiva dei talent, mostrando un certo disappunto e facile scetticismo verso due creature di Maria De Filippi (Amici ed Italia’s Got Talent), ree di far leva sulla ricerca del facile successo e generare fenomeni da baraccone da circo mediatico. Sulla scuola di talent di Cinecittà dice:
Non ho mai fondato un’associazione. Così per gioco o per scherzo mi piacerebbe fondarne una: Nemici di Maria De Filippi. Mi sembra che ci siano troppe persone amiche di Maria De Filippi. Sarà brava lei, bravissima a tessere rapporti. Ma insomma, questo programma che è fondato su giovani che cantano ma sopratutto fondato su questo gruppo di giornalisti, discografici, conduttori radiofonici. Che poi essendo invitati nessuno potrà mai parlare male di Maria De Filippi. Allora per salvaguardare almeno una voce contro il programma, e non contro Maria De Filippi ovviamente, mi piacerebbe fondare la suddetta associazione per mettere in rilievo due cose: il talent italiano è troppo basato sulla giuria, sul narcisismo della giuria. Sono sempre loro che parlano, loro che discutono e molto meno invece che sull’esibizione dei cantanti. E la seconda è giusto per mettere proprio un bastoncino tra le ruote di questo possente apparato che è Maria De Filippi. Perchè li piazza lì, poi i vincitori vanno a Sanremo, vincono a Sanremo, vendono già i dischi…mi sa tutto troppo di apparato…a me piacerebbe una dimensione più umana. Ed nel nome dell’umano mi piacerebbe fondare l’associazione Nemici di Maria De Filippi.
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