Abbiamo intervistato, Emanuele D’Onofrio, giovane pianista e compositore tra i semifinalisti di Italia’s Got Talent 2.
Ciao Emanuele. Dispiaciuto di essere uscito ad un passo dalla finale?
Credevo di arrivare in finale, ma sono contento così. Vedendo il movimento che c’era sulla mia pagina Facebook, una delle più frequentate tra quelle dei concorrenti di quest’anno, credevo di passare direttamente col televoto, ma così non è stato. Credo di essere stato sfavorito dal gruppo in cui mi hanno messo e soprattutto dall’orario. Sapendo che sono minorenne (ancora per pochi mesi) e che non potevo uscire dopo la mezzanotte, potevano anche spostarmi, ma, nonostante le numerose richieste, non hanno voluto. Se trascorrevano altri 5 minuti non avrei potuto neppure esibirmi! Il ballottaggio (indirettamente voluto) è stato ridicolo, un giovane contro una signora anziana, e i giudici non hanno neppure potuto guardarmi negli occhi, in quanto il verdetto c’è stato dopo la mezzanotte: sarebbe stato molto più difficile mandarmi a casa! Ma alla fine sono contentissimo così, è stata già una vittoria arrivare in semifinale. Esco da quest’esperienza a testa alta e con la coscienza pulita, sapendo di essere arrivato su quel palco solo e unicamente con le mie forze e con la mia sincerità e spontaneità.
Cosa ne pensi delle motivazioni dei tre giudici che ti hanno mandato a casa premiando Ofelia?