Nel salotto domenicale di Barbara D’Urso va in onda il secondo round tra “la Pupa delle Pupe” Francesca Cipriani e Nora Amile, concorrente “pentita” della prima edizione de La Pupa e il Secchione. Al grido di + tette – cervello e orogliosamente Pupa (lanciato da Pasqualina Sanna), la prosperosa ex gieffina si scaglia contro la rivale, rea di aver rinnegato le proprie origini televisive in nome di una carriera più morigerata e ripulita.
Il vivace scambio di vedute tra gli opinionisti in studio (Franco Trentalance, Anna Pettinelli, Gianluca Nicoletti, Roberto Poletti, Nonna Lalletta) si trasforma ben presto in un vero e proprio processo. Il parteur di ospiti condanna apertamente l’ignoranza (presunta o reale) delle Pupe, troppo occupate a districarsi con trucchi, cerette, cura del corpo e disposte a carte false pur di approdare in tv.
La bacchettona Nonna Lalletta giudica estremamente grave che una ragazza dei giorni nostri non ricordi il nome del nostro Presidente della Repubblica. I Secchioni, rappresentati in collegamento da Bianco e Tassinari, rimangono, invece, al margine trattati come perfetti imbranati, tanto da guadagnarsi le attenzioni delle Pupe solo per “sacrificio”.
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