In scena al Teatro Verdi di Milano (dal 24 al 29 aprile) con lo spettacolo Io odio i talent show, Mario Luzzatto Fegiz ha spiegato, una volta per tutte, perché (come critico) non ama i reduci di programmi come Amici o X Factor (Fonte Corriere Della Sera)
Se penso ai concerti dove sono stato, agli artisti incontrati – Stones, Springsteen, Dylan, Elton John solo per citare gli stranieri – si puo’ dire che c’è una perdita secca di creatività e qualità. Ma io credo che ogni tempo ha la sua musica, non c’è il bello assoluto, ogni cantante compositore musicista va contestualizzato. Io non voglio fare il pianto alla Gianni Minà: ai miei tempi c’erano i Beatles eccetera. La musica è figlia del suo tempo e del suo luogo, tutte hanno parità dignità, basta non chiedere a Casadei di fare Bowie. E poi i ragazzi dei talent sono prodotti in formazione, semilavorati, non sono prodotti compiuti come ciascuno nel suo genere Madonna, Elton John, Dylan. Per cui di fronte a questo universo polverizzato, la funzione del critico è divenuta superflua. Conta solo se il ragazzo di Amici o X Factor acchiappa o no, se spinge il popolo televotante a dirgli sì.