E’ stato il gruppo rivelazione dell’estate 2010 con il pezzo Sono già solo. Hanno superato ogni più azzardata previsione in termini di vendite: i Modà sono la prova vivente che, con determinazione e costanza, si raccolgono i frutti di un duro lavoro (anche se a 32 anni suonati). In una lunga intervista, la band mette in risalto quanto la discografia italiana sia “malata”: (Fonte Panorama):
Il sistema italiano non funziona molto bene, le band fanno fatica a farsi ascoltare. Le case discografiche hanno pochi soldi, non hanno un rientro garantito e in questo modo è difficile farsi ascoltare. La stessa cosa vale anche per i locali, che scommettono poco sulle band. Chi fa talent show o ha già pezzi auto prodotti costa di meno, così come l’essere da soli e non una band da spostare interamente anche solo per il tour promozionale. I costi su un singolo artista sono molto più bassi. Però devo dire che ho sempre amato il lavoro di squadra e mi è sempre piaciuto il confronto, stando insieme a persone che amano le cose che fanno e che vanno oltre le mie idee e l’innato conflitto di interessi con me stesso. Stare con una band che hai costruito tu crea le condizioni per una comunicazione più semplice. Ci conosciamo meglio, abbiamo sopperito l’un l’altro alle mancanze dei momenti più difficili, condividendo le cose belle e i momenti più brutti vissuti in questi anni di vita e di musica.
Recentemente, il leader dei Modà, Francesco Silvestre ha scritto una canzone per Alessandra Amoroso, Urlo e non mi senti, contenuta nel suo ultimo album Il mondo in un secondo. Ecco come è nata la collaborazione: