La nona puntata del Grande Fratello, che è stata sponsorizzata per l’entrata delle conigliette di Playboy (che alla fine erano due, sono state inutili, con un ruolo del tutto marginale, visto che servivano a far rivedere la mamma al buon Gianluca) ha regalato nuovi spunti di riflessione.
1 Ormai i partecipanti sono talmente sgamati che prima di entrare si vendono le foto e i servizi (vedi Marco). La cosa è ovvia e non deve nemmeno scandalizzare: se selezioni il più bello d’Italia, che mira a trovare un suo posto nel mondo dello spettacolo italiano che cosa pretendi? Non è Marco che ha sbagliato, ma l’ufficio casting (ormai non è una novità, vista la squadra di comparse televisive ingaggiate in questa edizione). Non è che anche la produzione ha i suoi interessi a portare avanti Marco e Vanessa? Non mi pare che gli altri ex inquilini della casa abbiano tutta questa visibilità.
2 La verità è come una medaglia con due facce e il GF sceglie quale raccontare: nell’intervento che Alessia Marcuzzi ha permesso di fare a Tommaso, l’ex inquilino della casa poteva dire solo certe cose e solo a certe persone. Dunque: si può cercare di creare una polemica con Vittorio, ma non si può far dire a Gianluca che sta recitando; Alfonso Signorini può sostenere che gli atteggiamenti di Claudia sembravano costruiti e poco credibili, ma Federica quando è uscita non poteva dare della falsa alla siciliana senza essere fischiata. Come funziona?