Continuano le nostre interviste con i protagonisti di Amici 10. Dopo Stefan, Andrea C., Arnaldo e Costantino, oggi è la volta di Andrea Vigentini, tra gli allievi che non hanno avuto accesso al serale del talent show condotto da Maria De Filippi.
Come mai hai tentato la carta di Amici per emergere come artista?
Ho tentato perché, in questo momento, in Italia, Amici è una delle poche possibilità che un giovane ha per far sentire le proprie canzoni. Vedendo Pierdavide Carone l’anno scorso, cantautore come me, ho pensato che Amici potesse essere una buona vetrina, anzi la migliore.
Speravi di riuscirti a guadagnare uno degli ultimi tre posti disponibili per il serale?
Lo speravo e dopo le ultime prove un pensierino l’avevo fatto: le esibizioni davanti ai discografici erano andate bene e avevo guadagnato molte stelline, arrivando secondo nei cantanti dietro a Virginio…poi però purtroppo non ce l’ho fatta.
Si vocifera di una tua rivalità artistica con Virginio (entrambi cantautori, provenienti da un’esperienza sanremese). Quanto c’è di vero?
A differenza di Virginio io Sanremo non l’ho fatto, ho solo provato l’anno scorso a inviare alcune canzoni, come fanno tutti i cantanti. Diciamo che con Virginio è una rivalità senza cattiveria: siamo due cantautori e sicuramente mi sarebbe piaciuto sfidarmi con lui con i nostri inediti…sarebbe stata una bella sfida, con rivalità positiva.
Cosa ti ha lasciato umanamente e professionalmente quest’esperienza?
Sicuramente mi è servita per sbloccarmi su certi lati del mio carattere. Poi Amici è stato bellissimo per tutti i momenti che ho condiviso con gli altri ragazzi, uno su tutti Arnaldo.
Quanto ha influito il fatto di essere entrato in corsa sulla tua permanenza nella scuola?
Sicuramente ha influito in popolarità e gradimento del pubblico. Ero amato dal pubblico, ma i ragazzi entrati dall’inizio si erano già fatti un po’ conoscere. In più il mio periodo diciamo di “ambientamento” nella scuola è coinciso con il momento delle sfide più dure.
Pensi di non essere stato capito come interprete dalla commissione esterna? In effetti, i loro voti bassi ti hanno rilegato agli ultimi posti della classifica delle stelline…
No, in realtà no. Alla commissione esterna non ho nulla da recriminare, quando mi sono esibito dal vivo davanti a loro con il mio pezzo inedito ho sempre preso voti alti e positivi. La mia sfortuna è stata di non aver raccolto molti punti nelle sfide iniziali.
Come è nato il brano La fortuna?
E’ nato come tutti gli altri miei pezzi, da un’idea che ho scritto. Le mie canzoni non sono mai solamente autobiografiche ma mi piace anche raccontare storie ed esperienze di altri.
Che direzione prenderà la tua carriera dopo Amici?
Una direzione positiva. Subito dopo l’uscita dalla scuola sono ritornato in studio a lavorare alle canzoni che stavo scrivendo prima di entrare nella scuola e spero di poterle fare ascoltare il prima possibile a qualcuno che crederà nel mio progetto.
Quali sono i tuoi progetti a breve scadenza?
E’ più o meno quello che ho già detto, voglio trovare qualcuno che creda nel mio progetto, riprendere a suonare dal vivo…insomma fare la vita di un cantante.