The Kolors? Sempre più lanciati dopo la vittoria ad Amici 2015, hanno anche conquistato il premio come artista rivelazione dell’anno.
Ospiti al Medimex, il Salone dell’innovazione musicale ospitato alla Fiera del Levante di Bari, hanno raccontato il loro esordio.
Milano, eravamo a metà della scaletta e decidemmo di usare un sintetizzatore per scimmiottare le produzioni dei dj francesi. Nacque un ibrido interessante, forse lì ci rendemmo conto che c’era qualcosa di singolare. Da Peter Gabriel ai Pink Floyd fino ai Queen abbiamo divorato musica da sempre. Io, poi, volevo scimmiottare papà che è musicista. È stato graduale il passaggio dall’amatoriale al professionale anche se non mi sento un professionista della musica.
Ha raccontato il leader Stash ricordando anche l’incontro con il loro insegnante, Francesco Sarcina.
Ci ha chiamati Francesco Sarcina che ci aveva ascoltati a Milano nei locali assieme ai Negramaro che ci dissero ‘Voi sarete i prossimi fenomeni’. La prima selezione con altre 2-3 band andò male. Portammo In ginocchio da te di Gianni Morandi, i Coldplay… ed Everytime che Maria De Filippi captò subito. ‘Lì sei te stesso, fai quello nella scuola’, mi disse. Lei se n’è fottuta dell’idea dello spettatore medio e ha fatto piacere a lui una cosa fin lì percepita come alternativa.
Non manca un commento sull’addio di Alessio Bernabei ai Dear Jack.
Li stimo tantissimo. Forse Alessio sentiva l’esigenza di fare qualcosa di diverso. The Kolors, però, è un progetto disegnato attorno a noi e creato da molto tempo, non sento l’esigenza di fare qualcosa da solo e Daniele e Alex sono per me fratelli.