Gianni Sperti parla della prima edizione del trono gay di Uomini e Donne, del protagonista Claudio Sona e di Maria De Filippi, che ha reso possibile tutto ciò.L’opinionista, intervistato dal portale Gay.it, racconta cosa lo ha colpito del trono gay:
La profondità degli argomenti che vengono trattati e la voglia di conoscersi a fondo. Il merito sicuramente è principalmente dei protagonisti, ma soprattutto di Claudio Sona.
Gianni non ne fa un discorso di orientamento sessuale:
Non voglio generalizzare e non ne faccio una questione di orientamento sessuale, ma spesso, in alcuni percorsi eterosessuali, i protagonisti si sono persi in discorsi banali e superficiali, mentre il percorso di Claudio ha affrontato tematiche più profonde quali il bullismo, le difficoltà incontrate per farsi accettare, il rapporto con la famiglia e il coming out; si percepiscono, sin da subito, sentimenti puri e la voglia di costruire un futuro. Ricordo l’esterna fatta al Museo di arte contemporanea a Roma e penso che forse non ho mai visto, in tutti questi anni, un’esterna ambientata in un contesto come quello. Non è discriminatorio, sia ben chiaro, ma è solo una constatazione. Abbiamo avuto tantissimi troni degni di nota, ma forse mai o raramente si sono affrontate tutte queste tematiche sociali in un unico trono.
Sperti loda il coraggio di Maria De Filippi:
Maria De Filippi ha avuto il coraggio, la sensibilità e l’intelligenza di portare nelle case degli italiani una realtà che una parte della società ha sempre discriminato. Maria ha trattato il tutto senza fare differenze e portando, al centro della trasmissione, i sentimenti. In questo momento storico, in cui abbiamo raggiunto finalmente la legge sulle Unioni Civili, anche la Senatrice PD Monica Cirinnà ha dedicato un post a Maria e al suo coraggio.
Voi cosa ne pensate?