Daniela Ranaldi, ospite fisso tra il pubblico di Uomini e donne, è stata assolta dall’accusa di avere detenuto 25 dosi di droga a fini di spaccio, perché il fatto non costituisce reato. Respinta la richiesta di un anno di reclusione e di tremila euro di multa.
La Ranaldi, difesa dall’avvocato Alessio Pica, ha preso la parola in aula per ribadire di non essere una spacciatrice, di aver commesso una stupidaggine e di aver cominciato a far uso di droga alcuni mesi fa dopo la morte del padre.
La versione è stata confermata da suo fratello Bruno, che ha spiegato al giudice che la sorella è caduta da mesi in uno stato di depressione dopo la morte avvenuta lo scorso ottobre (fonte AGI):
Il bilancino veniva usato per le medicine che quotidianamente nostro papà assumeva. Morto lui, abbiamo attraversato tutti un momento difficile, Daniela in modo particolare. Una volta la sorpresi mentre faceva uso dello stupefacente che teneva sul comodino della stanza da letto in un barattolo, glielo buttai via e litigammo di brutto ma sarebbe stato meglio se le avessi dato anche uno schiaffo in faccia.
Per dimostrare l’insussistenza dell’accusa di spaccio l’avvocato ha mostrato le buste paga di Daniela e ha spiegato che la Ranaldi per fare l’opinionista riceve 1.200 euro al mese più 600 euro di extra, oltre a dei soldi che ottiene da contratti di sponsorizzazione (secondo l’AGI la cifra ottenuta da un recente accordo per partecipare a delle serate ammonterebbe a 30mila euro).