Elga Enardu e Diego Daddì, in un’intervista rilasciata a Vip, parlando dei loro progetti per il 2011.
Elga, a tal riguardo, dichiara:
per persone come noi, che a livello materiale, grazie al lavoro nel mondo dello spettacolo, non ci manca niente, nelle ricorrenze importanti, più che scambiarci dei doni materiali, preferiamo scambiarci delle promesse importanti.
Diego, dal suo canto, afferma:
dalla data del mio compleanno abbiamo programmato il nuovo anno, che ci vedrà senza dubbio più uniti, più forti ed anche in grado di valutare l’idea di una seconda casa, in modo tale che io possa avere la possibilità di esprimermi nell’ambito della recitazione.
Riguardo ad un loro eventuale trasferimento, L’imprenditrice afferma:
abbiamo valutato le possibilità di lavoro tra Milano e Roma, ma naturalmente abbiamo preferito optare per la Capitale che, per ciò che riguarda il cinema, è il luogo ideale.
Anche l’ex corteggiatore è della stessa opinione:
per una serie di motivi logistici, sicuramente Roma. Principalmente per prendere in esame l’idea di studiare recitazione e per continuare a coordinare le serate e gli eventi a cui partecipo.
Sul loro rapporto, Elga dichiara:
c’è la volontà da parte mia, visto che era quasi un tabù, di concretizzare il nostro rapporto e di mettere su famiglia. Per il matrimonio è ancora presto, anche perchè per noi convivere equivale a essere sposati. Io e Diego ci amiamo e ci rispettiamo allo stesso modo.
Diego aggiunge:
il matrimonio non è necessariamente previsto. Noi crediamo in Dio, siamo praticanti, ma la convivenza per entrambi rappresenta comunque la nostra unione.
Il desiderio di avere un figlio, è invece presente all’interno della coppia. L’ex calciatore specifica che tale desiderio è stato esplicitato anche dalla sua compagna, dopo la sua festa di compleanno:
dopo che tutti gli ospiti erano andati via, Elga mi ha consegnato una lettera in cui c’era scritto che voleva avere un figlio da me. Da lì in poi sono impazzito di gioia per la notizia, ma anche per il fatto che lei a riguardo non si era mai pronunciata.
Che dire allora? Auguri e figli maschi.