Al settimanale Grazia, Virginio ha motivato la scelta di Ovunque come titolo del suo ultimo lavoro discografico:
Ho avuto una giovinezza nomade e Ovunque parla delle distanze. Di come ti senti solo quando sei sempre in movimento, lontano dagli affetti.
In Sei, invece, il giovane cantautore ha voluto raccontare la propria voglia di innamorarsi:
Ho una sensibilità che va domata e sono molto cerebrale. Così, in amore, rimango molto sulla difensiva, forse perché tendo a fidarmi poco degli altri. Però, piano piano, sto imparando a essere meno refrattario, meno freddo. Sei è il mio proposito di godermi di più la vita. Senza, però, perdere di vista ciò che sono: Mai, infatti, è un’altra canzone dell’album in cui mi stupisco di come possa essere fragile e forte allo stesso tempo.
Anche la scelta di inserire nel cd la cover di Halleluja di Leonard Cohen non è del tutto casuale:
Quando ho partecipato ad Amici, durante le prime puntate, il coach Rudy Zerbi si arrabbiava spesso con me perché non mi aprivo, allora mi ha sfidato a preparare un brano per esprimermi al cento per cento. Scelsi Halleluja, che rappresentò per me una svolta: la sua musica era un mondo in cui mi riflettevo.
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