Manuel Agnelli, giudice di X Factor 10, parla del talent di Sky Uno e ammette di aver accettato di partecipare anche per questioni economiche.Il frontman degli Afterhours, intervistato da Rolling Stone, racconta:
Con X Factor ho avuto dei contatti parecchio tempo fa con la produzione. Avevo paura ad affrontare una cosa lontana da me – io non sono mai stato in televisione -, un po’ perché non ho quel tipo di talento e un po’ perché la televisione è un oggetto dal quale tendiamo a stare il più lontano possibile perché in teoria fagocita tutto, annacqua qualsiasi tipo di concetto e lo risputacchia fuori banalizzato, disinnesca, toglie pericolosità. Ho avuto un anno di tempo per pensarci bene e parlare con il produttore e gli autori e loro come persone mi sono piaciuti molto, parlano la mia lingua, ci siamo capiti, volevano che fossi me stesso.
Manuel non si è pentito della sua decisione:
In realtà abbiamo fatto parecchie registrazioni e sono sempre più contento di aver accettato. Mi sto trovando bene, mi sto divertendo tantissimo – che è una cosa che non mi sarei mai aspettato – e scopro di essere adatto al programma. Il fatto di essere me stesso era esattamente ciò che stavano cercando. Non devo fare niente di artificioso o artificiale, un paio di cagatine mi hanno imbarazzato tipo il red carpet perché gli altri tre giudici firmano gli autografi e stringono le mani e io non so che caz*o fare perché nessuno mi caga.
Anche il lato economico ha il suo peso:
E poi ci sono altri vantaggi. I soldi sono tanti, me li tengo e li userò come piace e pare a me perché ritengo di meritarmeli. Avrei preso gli stessi soldi facendo un tour di un anno, il potere è la ragione vera. La visibilità mediatica che una cosa del genere ti dà ti permette poi di realizzare un sacco di progetti che altrimenti andrebbero insabbiati, come organizzare dei festival, portare in giro il mio punto di vista…