Facchinetti ripercorre nel Daytime i momenti fondamentali della puntata di ieri sera, ricca di colpi di scena.
La prima manche ha visto come protagonisti: i Farias (Simona indovina che anche su di loro cadrà la maledizione delle sedie a sdraio che già aveva colpito Ambra Marie quest’anno e Silvia Aprile, lo scorso), Noemi (strepitosa nella sua Knock on wood), Daniele (colpito come sempre da critiche di ogni genere e reso il caso umano del programma; Enrico lo ritiene ancora molto acerbo caratterialmente e lo stesso Magro è infastidito dai commenti nei suoi confronti che contribuiscono solo a caratterizzarlo negativamente), Matteo (interpreta Il cielo con sensibilità, nonostante l’emozione), The Bastard sons of Dioniso (Morgan critica la scelta del brano Tickets to ride, troppo lento e non in grado, quindi, di enfatizzare le caratteristiche positive del gruppo!), Enrico (vestito da dannato, cresta compresa, interpeta una Tutti i miei sbagli che non convince appieno). Proprio Nordio va, infatti, al ballottaggio. Non sarà stato capito un cambio così repentino a livello di immagine e di repertorio?
Ospite d’eccezione della serata di ieri è stata Anastacia, che ha strabiliato tutti con la sua voce potente.
Seconda manche. Cantano i The Bastard sons of Dioniso (la loro Contessa, irriverente ed accattivante convince tutti, persino Matteo che li ritiene molto bravi), Juri interpreta una buona Goodbye strangers (intanto i Bastard, dietro le quinte, imitano le sue movenze!), Noemi (canta divinamente Altrove, di Morgan, riuscendo a far commuovere il tutor!), Daniele (interpreta una perfetta Honesty) ed, infine, i Farias che divertono con Sanmarcanda (a parte dei piccoli errori di pronuncia, dovuti al testo impegnativo!). All’ultimo scontro con Enrico va proprio il gruppo argentino.
Come ben sappiamo, è il voto di Simona e decretare l’uscita dal talent del gruppo. La Ventura ha attuato una scelta in base al proprio gusto. Mara evidenzia l’imprevedibilità del talent: il futuro è chiuso in una palla di cristallo e nessuno lo conosce.
I Farias se ne vanno con onore, dimostrando di essere stati in grado di mettersi in gioco fino in fondo, attraverso un lavoro profondo su loro stessi: hanno rinunciato a tratti fondamentali della loro cultura e hanno avuto il coraggio di inizare daccapo un nuovo cammino professionale. Che ne pensate, lettori? è giusto che, nonostante gli sforzi e le rinuncie, il gruppo sia stato eliminato?