Orfano di una Manuela Zanier con i lacrimoni, Elio ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza come giudice di X Factor (Fonte GQ):
Ho deciso di fare il giudice di X Factor anche perché Elio e le Storie Tese sono rimasti per troppo tempo ai margini e, anche se questo atteggiamento ha sempre pagato, penso che bisogna cominciare a muoversi, perché gli anni passano e la situazione della musica in Italia è ai minimi storici. Sono anche convinto che i talent show, se indirizzati in un certo modo, possano essere positivi. E infine non nascondo che, così come spero che la mia forza sul mercato aumenti, in quanto partecipante a una trasmissione tv (cosa che non ho mai fatto prima), venga data a Elio e le Storie Tese la possibilità di condurre una trasmissione musicale come vorremmo noi. So di essere mentalmente disturbato ma credo che per un giudice di X Factor questo sia un valore aggiunto: se uno è troppo equilibrato non valuta bene.
Il cantante ritorna volentieri sulla vicenda personale (ed artistica) di Morgan, che per tre anni è stato l’anima del talent di Raidue:
Classico episodio di ipocrisia provinciale italiana. Morgan è una ricchezza di questo Paese, è uno degli ultimi artisti rimasti nel campo della musica: nessuno sembra preoccuparsene ma io in giro non vedo nuovi musicisti italiani di quel livello. Morgan è come quegli animali in via di estinzione di cui anche io faccio parte: ci vorrebbe un Wwf che ci prenda e ci protegga. Siamo gli ultimi artisti sopravvissuti a questa desertificazione allucinante, di cui ritengo responsabili i governanti italiani. Questo non vuol dire che bisogna sopportare chi fa il furbo, ma da lì a sentire quel nanetto, come si chiama?, Brunetta, dire che “gli artisti sono dei mangiapane a tradimento”, ce ne passa… L’Italia è conosciuta nel mondo eminentemente per i suoi artisti. Le uniche parole italiane che vengono usate in tutto il mondo sono quelle che si riferiscono alla musica: “allegro”, “finale”, “fiasco” eccetera.