Pronto ad affilare le armi per il debutto come giudice della quarta edizione di X Factor, Elio confessa al quotidiano Qn, le motivazioni che l’hanno spinto ad accettare la proposta della Magnolia:
E’ necessario mettersi in gioco. Ci sono così poche trasmissioni televisive dedicate alla musica, oggi, che sarebbe assurdo ignorarle, tenersene lontani. Se si vuole incidere sulla realtà musicale italiana, oggi, bisogna passare anche da lì. Il successo improvviso a volte può diventare un problema. Noi non abbiamo corso questo rischio, avendo fatto una lunghissima gavetta. Quello che manca a molti di questi ragazzi è l’incontro, anzi lo scontro con il pubblico vero, quello dei locali. Ma il punto è il motivo che ti spinge ad andare al talent show, cioè la ricerca del successo più che la voglia di esprimerti, di fare musica, di ricercare, di inventare, di comunicare. Ricordiamoci che si parla di arte. Se il tuo obiettivo è quello di vincere il programma e basta ti sei dimenticato della cosa più importante.
Cosa si augura il leader di Elio e le storie tese per la sua nuova avventura televisiva?
Vorrei trovare ricerca, innovazione, coraggio. Mi interessa più quello che non un ragazzo con una splendida voce che canta roba già sentita. Essere il migliore nell’imitare gli altri non ha senso. Se proprio devo ascoltare la canzone melodica italiana, allora, preferisco gli originali, Gianni Morandi o Massimo Ranieri.
Elio guiderà gli over 25, ma non esclude di buttare un occhio sui gruppi vocali, che sente particolarmente propri:
Spero di trovare i nuovi Elio e le Storie tese. Anzi, no. E’ impossibile. Non ci saranno mai i nuovi Elio e le Storie tese perchè noi siamo troppo forti.