Il giudice più discusso di X Factor si racconta a Vanity Fair che gli dedica la copertina. Morgan, che aspetta una figlia dalla sua nuova compagna, Jessica Mazzoli, parla del talent show di Sky Uno, ma soprattutto dell’essere padre.Il cantante spera di non tornare ad X Factor per potersi godere le sue bambine:
Speriamo di no. Perché fare Tv mi espone troppo, e lo scandalo di due anni fa mi ha traumatizzato. Avrei bisogno di stare un po’ più dietro le quinte, sono stanco. E adesso che arriva questa nuova bambina, vorrei tanto riuscire ad avere una vita più tranquilla per godermi Anna Lou e lei.
Morgan racconta che desiderava una famiglia numerosa:
Io di figli ne avrei voluti venticinque. La mia visione idealizzata, l’utopia che non mi posso permettere, era vivere in una grande cascina tutti insieme: nonni, parenti, studio di registrazione, animali. Sognavo tanti figli ma possibilmente non da donne diverse, almeno non tante, altrimenti è un casino: le donne sono bellissime, però tendono a litigare tra di loro. La famiglia allargata felice un po’ un mito lo è.
Il giudice di X Factor dice la sua sulla recente vicenda del bambino conteso, prelevato a forza dalla polizia su richiesta del padre:
Poverino, porterà per tutta la vita i segni di quel trauma. E deve essere risarcito, anche se il danno che gli hanno fatto è inestimabile. Dovrebbero pagare quei due pezzenti dei genitori. Il padre dovrebbe andare in galera. E gli agenti responsabili di quell’intervento, se il mondo andasse nella direzione giusta, dovrebbero esser processati.
Marco, nonostante la burrascosa separazione e la successiva guerra legale con Asia Argento, madre di sua figlia Anna Lou non prova solidarietà per quel padre:
No, non lo capisco, perché non tollero nessun tipo di violenza: non quella psicologica, tantomeno quella fisica. Quando ho visto quel filmato sono stato male, e poi mi sono molto incazzato. Neanche un animale si maltratta così.
Morgan è felice che la piccola in arrivo sia una femminuccia:
Volevo una femmina e sarà femmina. Sono cresciuto in mezzo alle donne, per questo conosco bene l’universo femminile. Da bambino credevo di essere una femmina: stavo a casa a scrivere poesie, facevo l’uncinetto, mi travestivo… A scuola, dalle finestre, mi gridavano “frocio”. Ma io non ne ho mai sofferto perché non vivo la parola come un insulto.
Infine il cantante rivela di amare il ruolo di padre:
Sono nato per fare il padre.
Photo Credits | Vanity Fair