L’addio di Morgan a X Factor stavolta è stato davvero definitivo. Il leader dei Bluvertigo se ne è andato non senza polemiche innescando una querelle a distanza con Sky.
Intervistato da Repubblica, il cantante si lascia andare a un bilancio della sua esperienza televisiva.
Hanno avuto paura della verità. Non sono una persona che indora le pillole e questo non piace. Però sono nel Guinness dei primati come il più grande vincitore di talent show al mondo: ne ho vinti cinque su sette e tra l’altro gli artisti con cui ho vinto io sono gli unici che sono rimasti al di là del talent: Marco Mengoni, Noemi, Antonio Maggio, i Cluster. Poi non bisogna confondere i miei gusti personali con quello che faccio in tv, che è un lavoro di divulgazione: riesco a capire cosa può essere popolare. Il fatto che a me poi invece non interessi usare il canone del pop e preferisca cose più complesse è una mia scelta. Lo faccio perché posso.
E Morgan non nutre dubbi: le migliori edizioni del talent sono state quelle con Simona Ventura e Mara Maionchi.
Andare in diretta tv è come fare jazz. Non è una cosa facile: io sono capace. Io interpreto X Factor come una condivisione di conoscenza ma non tutti amano spendersi, mettersi in gioco”. No, non c’è un copione: c’è un format. I tempi più belli infatti sono stati i primi con Simona Ventura e Mara Maionchi perché era un Far West: è stato una bomba.
Ha confermato senza mezzi termini il cantante.