Zucchero, reduce dal concerto evento a Cuba, si scaglia contro i reality, i coach che insegnano a cantare tutti allo stesso modo e le case discografiche che creano un sistema usa e getta.Il cantante, in un’intervista al settimanale Vanity Fair, dice:
Ci sono persone che conosco che mi chiamano e mi chiedono: ‘Dai, mi aiuti a partecipare ai reality, ai talent show?’. Io? A me lo chiedi? A parte che non conosco nessuno ma poi mi fanno davvero orrore.
Zucchero rincara la dose:
Ci sono anche ragazzi bravi ma poi i coach che hanno insegnano loro a cantare tutti allo stesso modo: identico tempo, identico modo di aprire la bocca. E infatti il primo disco va benissimo, il secondo bene, il terzo così così e il quarto non lo fanno.
Secondo il musicista anche le case discografiche hanno le loro colpe:
E’ anche colpa delle case discografiche che vogliono sempre la novità, che hanno creato il sistema dell’usa e getta. Però questi ragazzi non sono cose, sono persone e io credo che anche psicologicamente questa parabola del successo facile li destabilizzi tanto più che non hanno alle spalle la fatica e le porte in faccia della gavetta.
L’unica a salvarsi secondo Zucchero è Noemi:
Non vedo storie felici con l’unica eccezione di Noemi.
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